Si è parlato di macroregioni, di lavoro, di giovani alla tre giorni che il Movimento “Fare” ha organizzato a Porta Palio, ma il suo leader Flavio Tosi non ha dubbi: il prossimo importante snodo politico non saranno le amministrative di Verona, ma il referendum costituzionale. Una bella scommessa, non c’è che dire. “Fare!” è schierato con il centrodestra moderato per il Sì, mentre i partiti di centrodestra che si oppongono al governo di Matteo Renzi sono per il No. Difficile dunque parlare di avvicinamento tra le tante anime politiche che una volta facevano capo (ancora) a Silvio Berlusconi. Ma in politica, mai dire mai. E allora sotto con il referendum. E l’esito di quel voto inciderà notevolmente sulle possibili alleanze per le amministrative, con “Fare!” che al momento vuole dialogare con tutti, ma che non si sente secondo a nessuno. E Tosi, che è stato protagonista anche della chiusura dell’evento, spera ancora ( come avevamo già scritto da queste colonne prendendo l’auspicio di Fabio Venturi) di correre per il terzo mandato. Un’ipotesi non peregrina, anzi fattibile in caso di vittoria del Sì al referendum costituzionale, perché, secondo i tosiani, si potrebbe modificare la legge elettorale e magari riformare anche la norma che impone il limite di due mandati per il ruolo di sindaco. Comunque, anche se non si potesse ricandidare, Tosi è sicuro che alle prossime amministrative il suo sia il movimento politico favorito per la vittoria finale. Intanto la convention di Porta Palio è servita per stringere migliori relazioni con un civico come Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia. E in assenza dei partiti, quella delle grandi coazioni sembra essere la strada maestra. In quel caso il “piano B” porterebbe a figure come quella di Paolo Arena, attuale presidente del Catullo, oltre al sempre citato Massimo Ferro.