La sanità privata incrocia le braccia Si attende un rinnovo contrattuale da ben 14 anni. “Ricontrattare gli accreditamenti”

Gli operatori della Sanità Privata hanno scioperato tutto il giorno. Per il Veneto la manifestazione si è tenuta all’entrata dell’ospedale Sacro Cuore di Negrar, dove erano presenti lavoratori e lavoratrici da tutte le province del Veneto.
“Una scelta difficile ma necessaria”,hanno detto i sindacati. “Professionisti che in questi mesi hanno svolto il proprio lavoro con profondo senso di responsabilità, mettendo a rischio la propria vita e quella dei loro cari,- ha detto Stefano Gottardi segretario generale della Uil Fpl di Verona- sono in attesa di un rinnovo contrattuale dal 2006, ben 14 anni. Dopo 3 anni di trattative Aris e Aiop hanno firmato la pre-intesa, poi in modo vergognoso hanno trovato scuse per non firmare il contratto definitivo, quindi abbiamo deciso che l’unica via da intraprendere era dichiarare sciopero generale, le imprese che si occupano di sanità privata in questi anni hanno fatto fior fior di profitti con soldi pubblici, continuando a sfruttare i loro lavoratori. È arrivato il momento, non più rinviabile, che la politica tutta, quindi sia al livello centrale che le stesse Regioni, ricontrattino gli accreditamenti solo alle strutture e alle Associazioni Datoriali che firmano i rinnovi contrattuali dei loro dipendenti, senza più alcun tipo di tentennamento. Lasciar gestire i servizi pubblici ad imprese che non mostrano alcun tipo di etica e moralità rappresenta una mancanza totale di responsabilità e rispetto sia per i lavoratori che per gli stessi cittadini. Continueremo ad oltranza se non ci saranno date risposte veloci e concrete”.