Luogo e simbolo del futurismo veronese, un tempo punto di ritrovo di artisti ed intellettuali, la Sala Futurista si trova nel piano interrato del Palazzo cinquecentesco Fracasso-Gianfilippi che ospita il ristorante – pizzeria Olivo 1939, in piazza Bra. Proprio qui, curato dall’architetto Massimo Caputo, da Cristina Giacalone, Flavia Benato e da un gruppo di sette ragazze, un meticoloso restauro durato oltre un anno, ha riportato alla luce un ciclo pittorico futurista unico nel suo genere e da tempo dimenticato, che ora è nuovamente disponibile per turisti, clienti ed appassionati d’arte. Questo l’annuncio che il patron Michael Cortelletti, ha fatto nel corso di una conferenza stampa nella Sala Futurista del ristorante Olivo. “Quando abbiamo iniziato i lavori di restauro per creare un ambiente più intimo – ha dichiarato Cortelletti – non mi aspettavo di trovare un simile tesoro e capito il valore storico, culturale ed artistico della scoperta, siamo certi che d’ora in poi diventerà una tappa imperdibile per chi arriva a Verona così da offrire uno spaccato affascinante della nostra città del primo novecento”. Le pitture murali della Sala Futurista raffigurano i momenti più significativi della storia d’amore più famosa al mondo. Quella di Romeo e Giulietta, interpretata nel loro stile dai pittori futuristi Albino Siviero (detto Verossi), Amos Ernesto Tomba e accompagnati dai versi del poeta vernacolare Giuseppe Barni. Aperta al pubblico per una semplice, ma sorprendente visita, la Sala Futurista è anche un ambiente speciale per organizzare una serata elegante, una cena aziendale, una ricorrenza. Infine una volta al mese (presumibilmente a partire da maggio, il primo venerdì di ogni mese) la Sala sarà teatro di cene a tema e performance teatrali futuriste curate da Leonardo De Colle, attore anche presso il Piccolo Teatro di Milano.