Il primo obiettivo per le forze russe in Ucraina è il controllo dell’intera regione del Donbass, nell’est del Paese. Lo ha detto il ministero della Difesa di Mosca citato dalla Tass. “Le forze armate russe si concentreranno sulla completa liberazione del Donbass”, si legge in una nota del ministero. Gli attacchi per infliggere perdite alle forze ucraine nei territori assediati, si aggiunge nel comunicato, hanno lo scopo di impedire che Kiev invii rinforzi verso il Donbass.
L’Ue si dice “pronta a chiudere scappatoie, a contrastare possibili manovre evasive e a imporre nuove misure coordinate per minimizzare la capacità” della Russia “di continuare l’aggressione” all’Ucraina. Volodymyr Zelensky ringrazia i 27 – a eccezione dell’Ungheria -, ma biasima il ritardo con cui secondo lui si è mossa l’Europa: le sanzioni sono arrivate “un po’ tardi”, ha detto il presidente ucraino. E intanto sono ripresi a Bruxelles i lavori del Consiglio europeo, che al secondo giorno, è dedicato in particolare all’energia. Forte reazione da parte di Mosca che smentisce, attraverso il suo ambasciatore a Roma Sergey Razov, l’ipotesi di una “minaccia nucleare” ventilata da Biden e Zelensky e apre un’inchiesta sulla possibilità che Kiev stia fabbricando armi biologiche.
Contro la Russia è stata aperta “una guerra ibrida totale”, secondo il ministro degli Esteri Seghei Lavrov citato dall’agenzia Tass.
L’ACCUSA DI BOMBE AL FOSFORO – Il Cremlino ha negato poi oggi qualsiasi violazione delle leggi internazionali sulle bombe al fosforo in Ucraina. Kiev aveva accusato Mosca di avere utilizzato bombe al fosforo nella sua offensiva militare in Ucraina. “La Russia non ha mai violato nessuna convenzione internazionale”, ha detto in conferenza stampa il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, rispondendo a una domanda sulle accuse mosse dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Secondo una Convenzione firmata nel 1980 a Ginevra, le bombe al fosforo sono armi incendiarie il cui uso è proibito contro i civili, ma non contro obiettivi militari. Il Protocollo III della Convenzione su certe armi convenzionali (CCW), firmato nel 1980 ed entrato in vigore nel dicembre 1983, stabilisce che questo tipo di armi “è vietato in ogni circostanza” contro le popolazioni civili. L’uso di armi incendiarie è inoltre vietato contro obiettivi militari vicini ai centri abitati. Ma questo protocollo non riguarda il fosforo bianco quando viene utilizzato per le sue proprietà di produzione di fumo o illuminanti.
PUTIN E I NAZISTI. “Il boicottaggio della cultura operato in questi giorni, ricorda quello di 90 anni fa. Ci ricordiamo bene delle immagini dei libri bruciati nelle piazze dai nazisti” ha dichiarato il capo del Cremlino.