“Nel più importante punto nascite del Veneto, dove avvengono più di 3000 parti all’anno, è successo quello che ormai tutti stanno leggendo sulla stampa in questi giorni. Fa impressione ciò che evidenzia la relazione redatta dalla Commissione inviata a Verona per la tragica vicenda del Citrobacter nella Terapia intensiva neonatale dell’ospedale di Borgo Trento”, sostengono i candidati veronesi della lista Sbrollini presidente.
“Un centinaio di bambini colpiti dal virus! Quattro di loro sono morti, nove sono rimasti cerebrolesi!
Colpisce soprattutto sapere che parliamo di un periodo che va dal 2015 allo scorso luglio.
La gravità dei fatti accertati, il lungo periodo intercorso tra il primo manifestarsi dell’infezione e il momento della chiusura e bonifica del reparto di maternità, e soprattutto il fatto che per agire ed informare l’opinione pubblica sia stato necessario il coraggio delle madri delle vittime e l’azione promossa dall’ospedale Gaslini di Genova, mettono in seria discussione i vertici dell’Azienda.
Per questo, e non per giustizialismo, riteniamo utile tutta una serie di riflessioni sui provvedimenti presi fin qui .
Innanzitutto, alcune delle responsabilità tuttora oggetto di investigazione vanno condivise con il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera, il dott. Francesco Cobello, nominato dallo stesso Zaia proprio cinque anni fa, che non è stato in alcun modo toccato, pur essendo stato egli l’artefice delle scelte di tipo organizzativo ed economico dell’azienda Ospedaliera, di cui quindi non poteva non sapere cosa stava accadendo all’interno”.
“Serve un cambiamento nella scelta dei Direttori generali delle ULSS e delle Aziende ospedaliere e si deve ripensare al rapporto tra politica e ruoli gestionali avanzati. La Regione Veneto ha la responsabilità su tali nomine così come ha deciso i blocchi delle Direzioni sanitarie e amministrative. La mia proposta è che i criteri di valutazione per la scelta e la nomina dei Direttori Generali debbano essere determinati da un Ente terzo, autorevolmente riconosciuto, essere trasparenti e resi pubblici”. Orietta Salemi, consigliera regionale avanza una proposta per le nomine dei vertici della sanità veneta”. “Zaia non può pilatescamente lavarsene le mani, quasi non fosse affar suo la competenza della gestione sanitaria regionale, aziende universitarie comprese – evidenzia Salemi che aggiunge – sulla vicenda del Citrobacter c’è una responsabilità politica, oltre che una responsabilità morale”.
Di diverso avviso, Claudio Melotti (FI), attuale sindaco di Boscochiesanuova. «Lasciamo lavorare la magistratura e per rispetto, in primis, del dolore delle famiglie colpite da questo dramma, non facciamo di questa vicenda oggetto di strumentalizzazione politica in vista delle prossime elezioni regionali. Diritto alla giustizia, diritto alla salute e reputazione di professionisti che operano con impegno hanno un valore troppo elevato a prescindere da qualsiasi lotta politica».