Un anno fa, in occasione della veglia che si è tenuta al tempio Votivo di Verona per la Giornata internazionale di preghiera contro la tratta di esseri umani , indetta da Papa Francesco per l’8 febbraio, nasceva da parte di alcuni vescovi del Triveneto e alcune associazioni e cooperative del territorio l’idea di unire le forze per realizzare un percorso di liberazione e riscatto sociale in favore delle giovani donne vittime del racket della prostituzione.
I contenuti dell’iniziativa sono stati presentati nella sede del settimanale diocesano Verona Fedele. Attorno allo stesso tavolo monsignor Giuseppe Zenti, vescovo di Verona; Ugo Ceron, responsabile della Comunità Papa Giovanni XXIII per la zona Veneto Ovest; Anna Fiscale, presidente della Cooperativa Quid; Michele Righetti, presidente Opera Famiglia Canossiana Nuova Primavera; Giorgio Malaspina, coordinatore della campagna nazionale antitratta “Questo è il mio corpo” e Vittorio Zanon, assistente sociale del comune di Verona. Nel corso della conferenza stampa sono stati presentati il modello di intervento messo a punto con il progetto “Passo dopo passo” e i risultati ottenuti in questo primo anno di applicazione. Ma è stata soprattutto l’occasione per presentare l’iniziativa “Insieme contro la tratta” prevista per l’8 febbraio 2020 a Verona, ore 20,30 presso il Tempio Votivo, in occasione della “Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la Tratta di persone”.