La presenza delle mafie nella logistica I campanelli d’allarme rappresentati da appalti al massimo ribasso e da esternalizzazioni

Quasi 9 milioni di metri quadrati distribuiti su 4 aree produttive scaligere – Zai Uno, Zai Due, Marangona e Quadrante Europa – per oltre 42mila lavoratori impiegati nel settore agro industriale, in quello tecnologico e nella logistica. Ed è quest’ultima a farla da padrona con quasi 35mila alle localizzazioni e un volume globale della produzione del consorzio Zai pari a 13,8 milioni di euro. Sono solo alcuni dei dati elaborati dal “Gruppo Logistica” della Consulta della legalità della Camera di Commercio di Verona. Una torta su cui le organizzazioni mafiose provano a mettere le mani.
È questo il focus del convegno “Prevenire l’infiltrazione mafiosa nel settore della logistica – Quali politiche e strumenti?”, organizzato dalla Consulta della legalità della Camera di Commercio di Verona, in collaborazione con Avviso Pubblico, le istituzioni del territorio veronese e il mondo produttivo.
“È chiaro che i grandi gruppi criminali dispongono di risorse enormi provenienti da fonti illecite – ha detto il prefetto Demetrio Martino -, che però necessitano di essere impiegate in attività pseudo lecite per cui c’è una grande attività di riciclaggio che chiaramente prodromico all’inquinamento del tessuto imprenditoriale. È importante fare una verifica di monitoraggio e apprestare strumenti che possano bloccare sul nascere questi tentativi. È essenziale non solo per la legalità ma anche per la tutela dell’imprenditoria. Gli strumenti legislativi esistono, ma possono essere affinati, calibrati meglio secondo il contesto territoriale attraverso degli accordi di natura volontaria che coinvolgano gli imprenditori stessi in modo da attivare poi tutte le procedure per bloccare queste dinamiche”.
Giuseppe Riello, presidente della Camera di Commercio di Verona ha ricordato che “Attraverso la creazione di quattro tavoli di lavori tematici per agricoltura, logistica, edilizia e turismo stiamo sensibilizzando gli imprenditori e studiando nuove strategie per combattere una piaga che è reale e concreta”.
Anche per il comandante dei carabinieri Francesco Novi “La penetrazione della criminalità organizzata anche nell’economia veronese è un problema”.
Pierpaolo Romani, coordinatore nazionale di Avviso Pubblico e Andrea Prando, presidente di Casartigiani Veneto evidenziano come “la logistica sia un settore delicato dove operano un variegato numero di soggetti e di tipologie. A Verona, il Quadrante Europa movimenta 11.000 tir al giorno per 13.000 occupati tra diretti e indiretti. L’andamento del traffico merci nel 2021, è stato di 8,5 milioni di tonnellate su ferrovia e 22 milioni di tonnellate su gomma”.
Per il presidente di Verona Mercato, Marco Dallamano, è “una problematica importante che riguarda anche il Quadrante Europa che Verona Mercato già a fine dicembre ha affrontato sottoscrivendo un protocollo d’intesa con la Prefettura e il Comune di Verona”.
Lorenzo Gianluca di Filippo, segretario Fit-Cisl della provincia di Verona, sezione Federazione Italiana Trasporti, ha sottolineato però che i campanelli d’allarme ci sono, a partire da esternalizzazioni dell’attività, a subappalti, appalti al massimo ribasso”.