Leonardo Chelazzi è un poeta fiorentino che risiede dal 1994 a Verona, e troviamo in libreria con la sua opera prima “IL VERDE E IL BLU”, una raccolta di poesie dal forte impatto emotivo, che chiediamo allo stesso autore di presentarci, descrivendoci il tema dominante di questa sua silloge.
«Direi che non è possibile individuare un tema dominante, in quanto la silloge ha una caratteristica distintiva che è proprio quella di abbracciare temi molto diversi fra loro; alcune sono poesie ispirate da una percezione intensa della natura, altre riguardano il sentimento amoroso e la sensualità, altre ancora sconfinano nella riflessione filosofica sulla natura dell’uomo e il senso della vita.»
Cosa l’ha maggiormente stimolata ?
«La stesura di ogni mia poesia scaturisce sempre da una sorta di “incendio interiore”, repentino ed imprevisto. Uno stato di illuminazione e rivelazione che è indirizzata prima di tutto a me stesso, provocando un’emozione intensa, che venendo a galla si traduceva in parole e poi in versi.»
Quanto è importante la poesia?
«Non ho fatto della poesia la mia principale ragione di vita, scegliendo di essere un docente universitario e studioso del funzionamento cerebrale. Però è certo che la poesia mi accompagna fedelmente fino dagli anni dell’adolescenza.»
Perché è così difficile far emergere la poesia ed i poeti contemporanei?
«Non credo di essere la persona più adatta per rispondere a questa domanda, ma certo è che la poesia contemporanea talvolta sembra mettercela tutta per rendersi ostica, indigesta ed incapace di toccare con immediatezza la sensibilità delle persone. Forse questa è una ragione che contribuisce al problema, se non la ragione principale.»
C’è un momento migliore della giornata nel quale le piace scrivere poesie?
«Ho scritto poesie a qualsiasi ora del giorno e della notte. Svegliandomi nel cuore della notte spesso ho sentito versi che scalpitavano nella mia mente e volevano che li trasformassi in parola scritta; ma altre volte in maniera del tutto imprevedibile e improvvisa, mentre sono seduto al tavolo di un bar o guido l’auto in autostrada”
Ci racconti di Leonardo Chelazzi nel privato
«Ho sempre dedicato molto tempo e passione al mio lavoro. Sono docente universitario e studio il funzionamento del cervello. Da qualche tempo però vivo una sorta di crisi esistenziale: credo che avrei dovuto dedicare più tempo e energie ad altro, soprattutto i miei figli. Sono padre di quattro bellissime creature con una vita sentimentale molto travagliata.Negli ultimi tempi ho iniziato un percorso impegnativo di ricerca spirituale, e con sempre maggiore presenza avverto un richiamo fortissimo verso la parola di Gesù.»
Aspirazioni e progetti immediati?
«Giunto all’età di 62 anni, vorrei che la mia vita trovasse un nuovo equilibrio ed un nuovo assetto. Voglio dedicare più tempo ai miei figli e dare spazio ad una dimensione spirituale-religiosa diversa, donandomi agli altri come non credo di essere mai riuscito a fare finora. Ma voglio anche continuare a scrivere poesie, e pensare che finalmente, forse, ho capito cosa è l’amore»
IL VERDE E IL BLU di Leonardo Chelazzi – Cierre Edizioni Verona – P. 104 – €. 14.00
Gianfranco Lovino