La poesia di Zanzotto ispira il teatro Il poesta veneto sceglieva per modestia di stare un passo indietro alle Bucoliche di Virgilio

Martedì 27 febbraio, alle 20.45 al Teatro Camploy, la Compagnia Anagoor torna in scena con un progetto teatrale dal linguaggio raffinato ispirato dalla poesia di Andrea Zanzotto. Il Gruppo nella sua produzione artistica è da sempre impegnato a osservare la storia dalla periferia, il rapporto con la tradizione, con la sofferenza per la devastazione e la tenacia nel rinnovare la fiamma di arti solo apparentemente inascoltate, che emerge con forza in questo nuovo incontro con la parola poetica di Andrea Zanzotto con cui condivido il profondo sentire.
Lo spettacolo Ecloga XI, dal linguaggio affascinante e ricco di contaminazioni, caratteristiche artistiche del gruppo, parte dai testi del poeta di Pieve di Soligo per far emergere la relazione tra politica, lingua, ambiente naturale e paesaggio attraverso linguaggi diversi, da quelli visivi alla poesia appunto, per raccontare il reale e le sue fratture.
Il titolo di questo lavoro allude alla raccolta di versi “IX Ecloghe” che Andrea Zanzotto pubblicò nel 1962. Il poeta sceglieva per modestia di stare un passo indietro a Virgilio e alle dieci ecloghe delle Bucoliche. Il sottotitolo ‘un omaggio presuntuoso alla grande ombra di Andrea Zanzotto’, richiama quanto Zanzotto stesso fece con Virgilio.
Non è un gioco di parole, ma la descrizione perfetta di una relazione complessa e vitale con una tradizione precedente, che stavolta Anagoor intraprende con il poeta di Pieve di Soligo, per realizzare il nuovo spettacolo.
Non solo teatro. In occasione dello spettacolo sarà possibile approfittare di altri due appuntamenti. ‘La tragedia della specie’. Installazione video a cura di Anagoor presso Il Meccanico – Grenze Arsenali Fotografici in Via S. Vitale, 2/B.