La storia della famiglia Caprini, oggi radicata a Torbe di Negrar è un bel racconto di vita. Narra di un’attività di ristorazione iniziata nel 1907 e che quest’anno compie ben 110 anni. Il fatto particolare è che coinvolge tre generazioni e racconta il successo di una trattoria famosa in tutto il Veneto e molto amata dai veronesi. Ad iniziare fu Silvio Caprini nel 1907. Seguito dal primogenito Pietro e oggi dalla celebre Pierina con i figli Sergio e Davide. L’attività iniziò come macelleria, panetteria e osteria e, fatto assai curioso in quegli anni, la bisnonna Lisa Murari, già si occupava di attività similari a quello che oggi viene chiamato catering, una vera antesignana. L’attività multipla della trattoria Caprini nel tempo si è evoluta e trasformata da più servizi in primaria ristorazione. I segreti del suo successo, durato 110 anni, sono rimasti invariati. La tipicità del menù, la grande qualità del cibo, la gentilezza, l’ospitalità e la cortesia dei titolari. Dopo gli anni di nonno Silvio e di papà Pietro, a fare gli onori di casa, saltando dalla cucina alle sale, è “donna” Pierina. Personaggio di grandissima simpatia, amata da clienti vecchi e nuovi. Chi l’ha incontrata almeno una volta, non l’ha più dimenticata. Gli anni passano e oggi al fianco dell’instancabile donnina Caprini ci sono Sergio e Davide. Quanto a gentilezza e simpatia, possiamo scrivere che ha preso tutto dalla madre. Dalla Trattoria Caprini sono passati per un piatto di lasagnette e dell’ottima carne, generazioni di buongustai. Tra questi ricordiamo scultori, pittori, artisti e scrittori. Da Pio Manzù a Berocal a Cesare Marchi e Giulio Nascimbeni e all’immancabile talent scout Giorgio Gioco. Da qui sono transitati anche sportivi, capitanati sempre da Alberto Castagnetti con Federica Pellegrini, poi Sara Simeoni e la campionessa di paracadutismo Anna Madinelli. E poi attori come Anna Proclemer e Fabio Testi, cantanti come Gigliola Cinquetti. Racconta “donna” Pierina che per alcune manifestazioni in passato spostavano i tavoli in piazza davanti alla chiesa per fare più grandi cene e feste. E’ stato anche il quartier generale di molte compagnie dagli anni 70 come quella del conte Serenelli con tutto il club del Bar la Kappa di Verona di Rolando Cestaro e a seguire tutti i gruppi di ragazzi della Verona bene, capeggiati da Andrea Biondani, Sandro Mosconi, Tiziana Sanson, Liana Morgante e Giovanni Glisenti. Tra i più scatenati, ricorda sempre la Pierina, era il gruppo di Piri Martini che spaccava spesso bicchieri che poi rimborsava regolarmente tramite il suo negozio di piazza delle Poste, insieme ad un grande commensale come l’ex presidente della Cassa di Risparmio di Verona e della Camera di Commercio Toto Pavesi. Sono passati 110 anni e nella Trattoria, oggi abbellita, si respira l’aria di tante serate e tante persone che hanno mangiato e bevuto come a casa loro perchè il segreto della Trattoria Carpini è proprio questo, di farti sentire a casa propria e in famiglia. La Pierina e i figli Sergio e Davide non sono solo dei gestori, sono degli amici gentili e affettuosi con tutti, e tutti sono i benvenuti. Ecco perchè il fine settimana la Trattoria di Torbe di Negrar fa sempre l’en plein ed è d’obbligo prenotare. Il vero segreto rimane comunque la tipicità dei piatti, sempre gli stessi con qualche equilibrata modifica, tutto fatto in casa e di straordinaria qualità. Se il successo dei Caprini dura da 110 anni senza sosta, un motivo ci dev’essere. Se vengono poi da mezzo nord Italia, questa è la conferma della qualità della loro ristorazione. A. O.