Sono 800 i centri di revisione veicoli a motore operanti in Veneto, di cui più di 180 nel territorio veronese e hanno l’importante compito di controllare l’idoneità dei mezzi di trasporto di circolare, dopo i primi 4 anni di vita e poi, successivamente ogni due. Operano in regime autorizzativo ministeriale e hanno tariffe fisse stabilite dalle norme dello Stato (78,75 euro).
Le responsabilità che questi imprenditori artigiani si assumono sono molto importanti, perché da lì si determina il grado di sicurezza del parco mezzi circolante soprattutto della provincia, ma questo vale per tutto il paese.
Da qui nasce l’esigenza di un costante confronto della categoria di dialogare sui sistemi di revisione, dei problemi territoriali che nell’ambito dello svolgimento della professione possono avvenire e REVISIA sarà il luogo di confronto provinciale anche di interlocuzione con la Motorizzazione Civile su cui gravano ancora molti dei compiti di applicazione delle normative.
Un lavoro, quello fatto da Casartigiani Verona, grazie al contributo di molte aziende artigiane del settore e della Camera di Commercio di Verona, che prende il via ufficialmente con l’apertura della piattaforma a partire dalla metà del mese di dicembre.
Tutti i centri di revisione veronesi (ma si sta lavorando ad una versione regionale) potranno aderire gratuitamente a REVISIA che verrà gestita esclusivamente per la parte tecnica da Casartigiani Verona.
Per poter accedere alla piattaforma le aziende dovranno registrarsi e potranno accedere solo centri di revisione autorizzati. “Un passo importante – ha sottolineato Luca Luppi presidente dell’Associazione – che unisce la categoria in un servizio comune che abbiamo fortemente voluto come associazione e come imprese per lavorare in modo più organizzato’’. “Uno strumento utile –dice Moreno Sanna – rappresentante della categoria che aiuta la nostra attività ad integrare la conoscenza del parco circolante ma soprattutto permette in modo immediato di disporre di informazioni importanti per la nostra attività che è soggetta ad una vigilanza esterna e che soprattutto ci permette di evitare che i clienti possano cercare con espedienti vari di far circolare mezzi non conformi.
Ricordiamo – ha aggiunto – che, qualora il controllo delle forze dell’ordine dovesse accertare la mancata revisione, si rischia una multa che varia dai 159,00 ai 639,00 euro. Inoltre, il veicolo viene sospeso dalla circolazione fino al sostenimento dell’esame (con esito positivo), mentre se l’infrazione è accertata in autostrada viene applicata anche la sanzione accessoria del fermo amministrativo. Ricordiamo ancora una volta che circolare con un mezzo non revisionato può portare a problemi nel caso in cui l’automobilista si renda responsabile di un incidente. In questo caso il diritto al risarcimento ai danneggiati viene comunque garantito, ma l’assicurato responsabile rischia di vedersi applicare la rivalsa, ossia la possibilità per la compagnia di chiedere la restituzione delle somme pagate a titolo di indennizzo’’.