Una nuova Virtus all’orizzonte. Sì perché dopo la vittoria dal “Moccagatta” di Alessandria, contro la giovane Juventus, e il pareggio di spessore in casa nell’ultima giocata, con una diretta avversaria come l’Albinoleffe, qualcosa è davvero cambiato. I rossoblu sono finalmente tornati sé stessi, in linea con gli obiettivi stagionali prefissati.
E a dare ulteriore conferma, il film della stagione sembra rispecchiare appieno quello dello scorso campionato, che dopo l’inizio stentato, aveva dato il via alla miglior stagione tra i professionisti degli uomini di Fresco. Le motivazioni sono molteplici, a cominciare dalla sciabola, piuttosto che il fioretto, usata nell’affrontare le partite: tradotto, tanta corsa, tanto fisico e una difesa che non va per il sottile. La porta sia di Giacomel che di Sibi, non subisce gol già da tre partite, con l’ultima sconfitta arrivata più di un mese fa.
La crescita lampante del centrocampo poi ha fatto il resto: Hallfredsson si sapeva sarebbe stato un valore aggiunto per la categoria, ma la parallela crescita del debuttante Metlika, e la riconferma dell’altro giovane Lonardi, hanno permesso il salto di
qualità.
Davanti poi Pittarello (nella foto) si sta rivelando la prima punta che tanto mancava. I rossoblù sono tornati quella squadra temibile che può giocarsela con tutte, viaggiando in ottava posizione, e con una consapevolezza in più, quella di valere una buona zona playoff. E domenica alle 14.30, si va all’Ernesto Breda di Sesto S. Giovanni contro una Pro Sesto penultima in classifica. L’occasione è propizia per allungare, anche perchè le prossime saranno davvero scontri d’alta classifica: giro di boa a Padova e prima di ritorno in casa con la capolista Sud Tirol. Sognare non costa nulla, e a Natale si può.