La nuova Stagione Artistica del Teatro Ristori di Verona

Più di cinquanta appuntamenti caratterizzeranno la nuova Stagione Artistica del Teatro Ristori di Verona tra arti, generi musicali e format diversificati. Tra questi, tradizionali serate a teatro, appuntamenti a tema, ed eventi off in location d’eccezione.

Teatro Ristori Verona: al via la nuova stagione

Un delicato mosaico tra innovazione e classicità: questo, in breve, il calendario della nuova stagione al teatro Ristori di Verona.

Le “anime” che scandiranno il cartellone artistico 2024/2025 vedranno sotto i riflettori il grande Jazz, che aprirà e chiuderà con nomi di rilievo internazionale (come Hiromi o Ray Gelato, per la prima volta a Verona), la danza e le serate d’autore. Discipline, anche quest’ultime, che porteranno nel teatro-gioiello di modernità della città scaligera artisti di grande richiamo, come la compagnia Machine du Cirque dal Québec o la tedesca Familie Flöz famosa per i linguaggi non-convenzionali.

Tornerà Ristori Baroque Festival: la terza edizione della rassegna celebrerà la musica tra il XVII e XVIII secolo come linguaggio universale con compositori ispirati dall’arte retorica per costruire un discorso musicale in grado di commuovere il pubblico. In programma Le Quattro Stagioni, brano più che mai evocativo del succedersi del tempo; e ancora la follia, le passioni umane, acqua in musica.

Le suggestioni barocche vedranno anche numerosi appuntamenti “off”, diffusi per la città e in ambientazioni insolite. Prosegue, con l’ormai tradizionale attenzione, il filone Educational con appuntamenti dedicati alle famiglie e alle più piccole generazioni. A dicembre il Ristori si trasformerà ancora una volta in culla della cultura e della convivialità: per il terzo anno consecutivo tornano le attese Cene-spettacolo grazie allo speciale format che coniuga eccellenze artistiche e gastronomiche.

Le festività natalizie saranno omaggiate con i Neri Per Caso, veri fenomeni del canto a cappella; il tradizionale Gospel del coro californiano JP & the Soul Voices e con i Black Blues Brothers, spettacolari acrobati-equilibristi africani. Torna, infine, il concerto di Capodanno, per festeggiare a teatro l’arrivo del 2025. Nel pomeriggio del primo giorno del nuovo anno I Virtuosi Italiani accompagneranno il pubblico nell’incantevole e frizzante atmosfera di Vienna.

JAZZ, IL VIA CON IL PREMIO GRAMMY GIAPPONESE HIROMI

La nuova Stagione Artistica aprirà il prossimo 10 ottobre con un nome di riferimento del jazz internazionale. Al Teatro Ristori di Verona arriverà Hiromi’s Sonic Wonder, l’ultimo capitolo nella straordinaria carriera di Hiromi Uehara. Un’energia creativa che vola oltre i confini dei parametri jazz, classici e pop. Nella sua carriera Hiromi ha ottenuto diversi riconoscimenti, tra cui un Grammy come Best Contemporary Jazz.

Cresce l’attesa anche per Peter Erskine Trio&Bob Wintzer Sax (18 ottobre) e la straordinaria serata “Pensieri e parole” in omaggio a Lucio Battisti con Peppe Servillo, Fabrizio Bosso, Rita Marcotulli, Javier Girotto e Mattia Barbieri (6 novembre). Ancora grande jazz nel nuovo anno con la pianista e compositrice romana, Francesca Tandoi (7 febbraio) e la cantante jazz americana Cecile McLorin Salvant (12 marzo). Gran finale di Stagione in occasione dell’International Jazz Day con la prima volta a Verona di Ray Gelato and The Giants (30 aprile). Una miscela irresistibile con protagonista il sassofonista e cantante inglese amatissimo per simpatia, verve ed esecuzioni musicali impeccabili.

Le quattro serate d’autore

Ritornano le Serate d’Autore, accolte sempre con entusiasmo e sold-out. Nella nuova Stagione saranno quattro gli incontri con figure riconosciute della cultura, della musica e della comunicazione. Prima data il 31 ottobre con una messinscena teatrale di e con Beppe Servergnini con Carlo Fava al pianoforte “Lo zen e l’arte della manutenzione dei social”. Vademecum ironico per muoversi tra tecnologia, morale, diritto e senso civico. Un viaggio tra parole e musica sulle note di alcuni grandi del passato, da Robert Pirsig a Giorgio Gaber.

Sarà poi il turno dello scrittore e drammaturgo Stefano Massini autore di testi tradotti in oltre trenta lingue, più volte definito “il più popolare raccontastorie del momento”. Con “Alfabeto delle emozioni” (21 febbraio) un’immersione profonda e ironica nel labirinto del nostro sentire e sentirci. Parole abbinate a lettere estratte da una scatola per descrivere le emozioni.

Toccherà poi a Natalino Balasso conquistare la platea con “Balasso fa Ruzante (amori disperati in tempo di guerre)” (21 marzo). Un “ruzzare”, ovvero il rincorrersi per giocare e recitare sopra radici teatrali e linguistiche senza inciampare. Balasso ci riesce reinventando un gergo con scelte lessicali in pieno stile Ruzantiano.

Chiuderà il filone delle Serate d’Autore “Hokuspokus” (3 aprile), il nuovo spettacolo della compagnia tedesca Familie Flöz. Uno spettacolo definito unanimemente definito “indimenticabile” dalla critica per la rinomata capacità di mescolare maschere, danza, clownerie, acrobazia e drammaturgia. Un crogiolo contemporaneo di antiche arti popolari magistralmente maneggiate per fare ridere di gusto con malinconia, tenerezza e profondità.

LE STELLE DELLA DANZA IN CINQUE APPUNTAMENTI

Con il nuovo anno debutterà anche il filone della danza con appuntamenti sempre acclamati da appassionati e curiosi di vedere in scena vere e proprie istituzioni e avanguardie sulle punte. Il primo appuntamento sarà con la compagnia Tango Rouge Company (31 gennaio). I maestri di tango argentino Neri Piliu e Yanina Quiñones daranno vita insieme ad altri undici artisti a “Vuelvo al Sur” nelle atmosfere della Buenos Aires di Evita Peron.

Il 12 febbraio al Teatro Ristori debutterà “Neapolis Mantra 2.0” opera multidisciplinare ispirata alla cultura partenopea contemporanea ideata dal regista e coreografo italo-africano Mvula Sungani. Spettacolo che vedrà insieme l’étoile Emanuela Bianchini, la potente voce black di Enzo Gragnaniello, la band di Gragnaniello e l’attrice Federica Totaro.

Spetterà poi ai danzatori-acrobati della Compagnia NoGravity incantare il pubblico con Exodus (26 febbraio), opera di danza scultorea ed illusionistica coreografata da Emiliano Pellisari e Mariana Porceddu. L’esodo biblico ritorna come una ricorrenza ciclica e rappresenta il tema universale dell’immigrazione. Oggi come duemila anni fa. E sarà ancora danza con Cultus la nuova creazione della Compagnia Zappalà (23 marzo).

La trasfigurazione di una drammaturgia in quadri emozionali per un un viaggio coreografico costituito da varie tappe: dagli stati dell’abbandono a quelli dell’estasi. Ritorna al Teatro Ristori Machine de Cirque, compagnia canadese, le cui produzioni si basano su ingegnosità, musica dal vivo e ovviamente il circo.

Il nuovo spettacolo “Robot infedele” (2 aprile) racconta di un artigiano che cerca di deviare gli oggetti di uso quotidiano dalla loro funzione primaria. Una proposta che si libera dallo spettacolare per sublimare la creatività degli artisti sul palco

RISTORI BAROQUE FESTIVAL, UNA RASSEGNA NELLA RASSEGNA.

Torna dal 1 al 15 marzo 2025 nella sua terza edizione il #RBF – Ristori Baroque Festival con il titolo “Evocazioni”. La musica come linguaggio universale in grado di commuovere (nel senso etimologico del termine) il pubblico. La partitura strumentale diventa un luogo ideale di evocazione e il linguaggio musicale si spinge fino a sondare le emozioni più segrete dell’animo.

Nel programma Le Quattro Stagioni, brano più che mai evocativo del succedersi del tempo; La Follia, Le Passioni Umane, Musica sull’acqua, con un legame molto stretto con la vita. Tra i nomi di punta la bacchetta di Ton Koopman a guidare l’Amsterdam Baroque Orchestra nell’esecuzione integrale dei Sei Concerti Brandeburghesi. Europa Galante, riconosciuta tra le migliori orchestre al mondo, porterà al Ristori una rivoluzionaria interpretazione delle Quattro Stagioni di Vivaldi. L’Astrée, formazione strumentale specializzata nel repertorio sei-settecentesco secondo criteri storici e con l’utilizzo di strumenti originali in “Follie e battaglie”. I Virtuosi Italiani – plurivincitori di premi discografici, l’ultimo il Diapaso D’Or de L’Annee per il CD dedicato a Rossini – proporranno su strumenti storicamente informati “Acqua in Musica”.

E come sempre #RBF – Ristori Baroque Festival vetrina per talenti e nuove generazioni. Tra questi due giovani clavicembalisti, Nicola Benetti e Niccolò Pellizzari, con lo spettacolo “Le Altre Quattro Stagioni” e “Vivaldi le Umane Passioni” in cui danza e musica dal vivo interagiranno. Verrà anche proposta una coreografia sulla ricomposizione delle Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi realizzata da Max Richter, uno dei compositori e dei brani più seguiti dai giovani.

A DICEMBRE LA MAGIA DELLE CENE-SPETTACOLO

A grande richiesta tornano le Cene Spettacolo. Il 6, 20 e 27 dicembre il Teatro Ristori tornerà a trasformarsi in un club esclusivo con cene a tema in un’atmosfera sofisticata ed elegante. Preludio, tra arte in tavola e arte in scena, alle festività natalizie. Il primo, imperdibile, appuntamento sarà con i Neri Per Caso, vincitori del Festival di Sanremo 1995, gruppo “a cappella” specializzato nel canto senza l’utilizzo di strumenti.

Natale per caso”, un live d’eccezione dedicato ai grandi classici della tradizione natalizia. Il 20 tornerà l’energia e spiritualità dell’ormai tradizionale appuntamento Gospel che vedrà protagonista il coro californiano JP & the Soul Voices.

Il 27 dicembre la rassegna chiuderà con lo spettacolo acrobatico, di danza, comico e musicale dei Black Blues Brothers. Le acrobazie mozzafiato dei cinque artisti hanno ormai superato le 700 repliche fra prestigiosi teatri, festival internazionali, grandi eventi e programmi televisivi.

TORNA IL CAPODANNO DEL TEATRO RISTORI

Un graditissimo ritorno: il Concerto di Capodanno del Teatro Ristori, per festeggiare l’arrivo del 2025 con I Virtuosi Italiani. Come tradizione vuole, il concerto (1° gennaio, ore 17) sarà dedicato al mondo viennese e austro-ungarico con la sequenza di Valzer e Polke.

Il concerto vedrà anche la partecipazione di due cantanti e sarà in totale sintonia con la tradizione degli Strauss, che invece di dirigere utilizzando la tradizionale bacchetta, lo facevano impugnando il violino utilizzando l’archetto e suonando personalmente alcune parti principali. L’occasione per condividere un’esperienza gioiosa, ascoltando dal vivo pagine immortali ricche di energia ed emozione ma anche per brindare al Nuovo Anno al termine dello spettacolo.