Un silenzio assordante. Sembra un paradosso, “ma fa più rumore il silenzio che la nuova parte datoriale ha scelto di offrire alle lavoratrici ed ai lavoratori della Casa di Cura San Francesco di Verona, di quanto offra oggi la vicina via Mameli all’ora di punta”. Sono le parole che Stefano Salaorni, responsabile Sanità Privata della CISL FP Verona, ha usato per descrivere in modo eloquente la situazione che si è venuta a verificare con il passaggio di mano dell’Azienda sanitaria.
Il 25 febbraio, infatti, la San Francesco è passata di mano, entrando nel portafoglio del gruppo Garofalo (Garofalo Health Care). I lavoratori che, sulla base dell’ultimo contratto nazionale, faticosamente sottoscritto dopo ben 14 anni di lotta, hanno ricevuto arretrati e passaggi di categoria, si sono però ora visti negare, da parte del nuovo datore di lavoro, l’una tantum riparatoria, il cui pagamento che era previsto in due tranches con gli stipendi di marzo ed aprile.
Si tratta di un comportamento non accettabile sotto il profilo sindacale e contrattuale per il quale la CISL FP Verona sta valutando ogni possibile azione in favore del personale coinvolto.