La notte dei senza fissa dimora Tre eventi, da mattina a sera, con le realtà impegnate nell’aiuto sociale

La parola d’ordine è ‘sensibilizzare’. Perché solo attraverso una corretta informazione si è in grado di capire, valutare e, soprattutto, agire per risolvere problemi complessi come la povertà estrema e l’emergenza sociale. Per questo motivo domani, sabato 21 ottobre, in occasione della Giornata internazionale contro la povertà promossa dall’ONU, le principali realtà veronesi impegnate nell’aiuto sociale propongono alla città tre momenti di incontro e di discussione con l’iniziativa ‘Notte dei senza dimora’. L’evento è stato presentato questa mattina dall’assessore al Terzo settore Italo Sandrini insieme da Alberto Sperotto della Ronda della Carità Verona e a Laura Prando di Avvocato di Strada, fra i promotori dell’iniziativa. Presente per la Ronda della Carità Verona anche Mara Mascagno. Gli appuntamenti prenderanno avvio a partire dalle 10 in sala Africa, in vicolo Pozzo 1, con l’incontro dal titolo “Parole dei senza dimora”. Una tavola rotonda moderata dalla giornalista Elena Guerra, con le realtà del terzo settore attive nella lotta alla povertà per sensibilizzare la cittadinanza e le istituzioni su quattro temi principali: il diritto alla casa, alla salute e alla migrazione oltre al ripensare all’assistenza sociale. Sarà anche il momento di raccogliere le proposte da chi è in prima linea ogni giorno. Per farlo sono stati organizzati quattro tavoli di discussione che tratteranno criticità e proposte di soluzioni in merito a: “Quale diritto alla casa a Verona?” con Coop. Casa per gli immigrati e Paratodos; “Verso un diritto universale alla migrazione” con One Bridge to Idomeni e la Cooperativa Sociale Milonga; “Diritto alla salute prima di tutto” con Cesaim e Medici per la Pace; e “Ripensare l’assistenza sociale” con Ronda della Carità Verona e Sulle Orme Onlus. Nel pomeriggio, dalle 16.30 nel nuovo Rifugio in Brain via Pallone 9, si alterneranno le “Voci senza dimora”, un dialogo diretto con persone che vivono, o hanno vissuto, in strada a Verona, per conoscere le loro storie sorseggiando un tè. La sera, dalle 19.30 in poi al Rifugio Ronda in via Campo Marzo 32, ci sarà “Note senza dimora”, con una grande cena condivisa, preparata dalla Comunità Islamica e dai cucinieri di strada della Ronda, con la musica de “i Dissidente”. “Una iniziativa che vuole evidenziare – ha sottolineato Alberto Sperotto – la voglia e la volontà di lavorare insieme, avendo obiettivi comuni in favore di chi è più nella necessità di un aiuto. La Ronda della Carità è fra i venti promotori di questa iniziativa, tutte realtà che compongono la grande squadra che si occupa della grave marginalità a Verona. Questo è forse l’evento più importante realizzato su questo tema, che si pone quattro obiettivi: la denuncia, quindi la fotografia dello stato attuale; la proposta; l’informazione; la condivisione con la cittadinanza”. Aderiscono alla giornata, promossa dalla Federazione Italiana Organismi Persone Senza Dimora – fio.PSD, Avvocato di Strada, Casa per gli Immigrati, Centri giovanili Don Mazzi, Cesaim, Cestim, Croce Rossa Italiana-Comitato di Verona, Emmaus, Fevoss, Fondazione Nigrizia, Il Samaritano-Caritas Diocesana, Medici per la Pace, Milonga, Missionari Comboniani, Ass. Comunità dei Giovani Oltre il confine, One Bridge to Idomeni, Protezione della giovane, Sportello Sociale per i diritti Sulle Orme, Paratodos, Pink Refugees e Ronda della Carità. “Servono occasioni come questa – ha detto l’assessore Italo Sandrini – che accendano una luce e mostrano le tante azioni di aiuto messe in campo e, soprattutto, che facciano comprendere alla cittadinanza le reali criticità di problemi come la povertà e l’emarginazione e chi davvero opera per la loro risoluzione”.