La nostra lettera aperta: caro Setti, lei è sulla strada giusta Il numero 1 della società gialloblù ha preso le distanze dal gruppo di pseudo tifosi “che ora vanno individuati affinchè non possano più entrare allo stadio”

Caro Presidente,

vogliamo dirle che in mezzo alle mille voci che si sono levate in questi giorni, da ogni parte, la sua s’è sentita più di altre, chiara e forte. “Faremo il possibile per far tacere anche queste poche voci, nelle quali la nostra società non si riconosce. E personalmente, ho chiesto scusa a Balotelli per quello che può aver sentito”.
Complimenti, Presidente. Complimenti, perchè non s’è nascosto, come in tanti (troppi?) hanno fatto, dietro le solite frasi: “Io non li ho sentiti”. “Saranno stati 10,15…”. “Ero allo stadio, Balotelli è un provocatore”, eccetera eccetera.

Non si è unito alla “maratona dei distinguo, alla folla dei se e dei ma”, ascoltati in questi giorni. Come se la cosa più importante, qui, come in altri casi (Roma, Lukaku, gli ultimi…) non fosse prendere le distanze dagli idioti, ma difendere sempre e solo se stessi.
Lei non l’ha fatto. Anzi, s’è messo a disposizione della Procura per individuare quei buuu, per toglierli per sempre dal Bentegodi. Questa è la strada giusta per vincere la battaglia, che è di civiltà e di dignità, Presidente. “Anche ce ne fosse stato uno solo – ha detto Damiano Tommasi – quel tifoso va cacciato”. Questa è la linea che una società seria, come quella che guida, Presidente, deve intraprendere.
Lei l’ha fatto, continui così. E non si preoccupi, delle pressioni, dei “se e dei ma” che le arriveranno di sicuro. Del resto, lei ha resistito ad altre bufere, tecniche e umane. Quando ha scelto una strada, l’ha sempre percorsa fino in fondo. Sappia che i veri tifosi, camminano con lei.

Cordialmente
Raffaele Tomelleri