“Ecco, la musica è finita, gli amici se ne vanno”, dice la grande Ornella Vanoni, in una delle sue più belle canzoni. La mitica Ornella non è una cantante lirica e la musica non è comunque finita. Certo, un’estate senza lirica, è dura da immaginare. Per lo spettacolo dell’Arena, per una città che s’illumina d’immenso, ogni sera. Per l’indotto. Per tutto quello che la stagione ha sempre portato con sè e che quest’anno non arriverà. Anche questo, un prezzo alto da pagare, all’emergenza e alle ragioni del Covid 19.
Resta tuttavia aperta più che mai, una strada alternativa. Che non potrà ovviamente colmare il vuoto dell’Opera, ma che potrebbe comunque aiutare Verona e la Fondazione in un momento difficile. Adesso servono idee, coraggio, sprint, per trovare strade nuove lungo le quali camminare e allestire comunque un programma allettante. Non arriveranno ondate di turisti, non ci sarà nessuna invasione di piazza Bra, ma potrebbe essere anche questa un’occasione per riscoprire “tifosi” diversi, “turisti di casa nostra”. C’è tutto il tempo per inventarsi un’estate diversa, con altri programmi, aspettando il futuro che verrà. No, la musica non è finita.