Sarà’ ospitata nel Palazzo della Gran Guardia fino al prossimo 1 settembre la Mostra d’arte “Midsummer Night Colours” di Martino Zanetti. Il risultato sono grandi teleri dal forte impatto emotivo, che ripercorrono, e reinterpretano senza imitarli, i vasti repertori del linguaggio della pittura e dell’astrattismo contemporaneo, tracciando una linea che unisce idealmente Henri Matisse a Sam Francis. Il colore è l’elemento fondativo, il grande argomento della pittura di Zanetti. La pittura di Martino Zanetti porta a viaggiare con leggerezza e, al tempo stesso, riempie di colore e definisce un’arte gioiosa.
“Il titolo della Mostra è un richiamo alla commedia shakesperiana A Midsummer Night’s Dream. I colori sono per me – racconta Martino Zanetti – il regno di sogni e della memoria. La bellezza di Verona, città tra le più affascinanti, mi evoca tonalità meravigliose soprattutto notturne, nelle infinite gradazioni di viola e degli ori delle stelle. Pur nella mia assoluta certezza dell’identità degli autori delle commedie shakespeariane, ho voluto essere evocativo di un sentimento. La bellezza non necessita ed è anzi nemica dell’accademismo e della pedanteria. Questo titolo mi fa volare”. Nel suo lavoro iniziato negli Anni Settanta, il linguaggio espressivo fondato sulla ricerca cromatica, diventa un vero e proprio tema assiale, che si traduce nel lavoro artistico in una materia solida, estremamente viva e vitale che come un’onda hertziana percorre elettricamente tutta la sua opera. “Il filo conduttore è il colore e la possibilità dialettica con il fruitore finale. Un creatore del colore, come della musica e del suono, realizza la compiutezza della sua opera nel coinvolgersi con la sensibilità dello spettatore”.