La morte di una persona anziana non ha meno valore di un giovane Ribadita l’importanza della tutela della vita a ogni età.

“In questo contesto d’emergenza prodotto dal Covid-19, riteniamo opportuno stigmatizzare alcuni messaggi sbagliati sentiti spesso in questi giorni e ribadire la necessità di ogni sforzo per tutelare la salute dei cittadini, in particolare di quelli che sono stati definiti più a rischio”. Gianni Peruzzi, presidente di Anap Confartigianato Verona, l’Associazione Nazionale Anziani e Pensionati della provincia scaligera, respinge così, in modo fermo, l’idea che spesso emerge dai mezzi di comunicazione di massa e da informazioni ufficiali, ossia che il diffondersi del virus non sia generalmente letale, ma che gli anziani e le persone con gravi patologie pregresse siano sicuramente più a rischio e che il loro eventuale decesso sia ‘normale’. “In questo modo – continua Peruzzi – si veicola un messaggio subliminale che invita a tollerare e ad accettare le morti di questi pazienti come fatto ineluttabile. ‘Sono morti? Vabbè, ma perché anziani o già malati’. Un concetto antropologicamente intollerante e inaccettabile. Pur comprendendo che tali affermazioni siano volte a tranquillizzare la popolazione allarmata, è necessario ribadire che la vita, a tutti i livelli e a tutte le età, ha sempre un grande valore e deve essere salvaguardata”.