Non si ferma la polemica dopo la tragedia avvenuta in stazione. Flavio Tosi, europarlamentare e coordinatore veneto di Forza Italia, commenta le dichiarazioni del Sindaco Tommasi sul drammatico fatto di Porta Nuova. “Condivido il suo appello a dimostrare pietas verso Moussa, infatti Forza Italia doverosamente non si è mai accanita sullo sfortunato giovane, ma ha fermamente difeso le Forze dell’Ordine. Piuttosto restano due aspetti politici che Tommasi continua ad eludere e nascondere: Buffolo, che non è stato rimosso dopo i suoi vergognosi attacchi al poliziotto e alle Forze dell’Ordine, e il problema della mancata sicurezza e presidio della città”. Tosi ribadisce che “Forza Italia fin da subito ha evitato di attaccare o accanirsi su Moussa Diarra, che non era un criminale ma un ragazzo malato, che per anni ha cercato di integrarsi, ma poi è entrato in una spirale di disagio psichico che lo ha portato domenica a uscire di senno e a minacciare degli agenti di polizia, fino al triste epilogo. Alla famiglia di Moussa e alla comunità maliana va la nostra vicinanza”. Va invece giù pesante la moglie di Tosi, Patrizia Bisinella. “La tragedia che è avvenuta in Stazione domenica – ha detto – è responsabilità non certo dell’agente, che ha sparato per difendersi, ma di tutto il sistema buonista che fa dell’accoglienza indiscriminata una bandiera, senza occuparsi concretamente di gestire le conseguenze. Moussa Diarra era un ragazzo giovane, problematico, che avrebbe avuto una vita davanti. Non c’è bisogno di caroselli per considerare la sua morte una tragedia, una giovane vita spezzata è sempre una tragedia. Ma la pistola che ha sparato tanto cara all’assessore Buffolo non è quella dell’agente, ma quella di un sistema che finge di accogliere ma gira lo sguardo davanti al problema”. E aggiunge “Chi ci chiama sciacalli pecca di inadeguatezza e arroganza: è da mesi che noi del centrodestra denunciamo la grave situazione di degrado in cui versa la città. L’Assessore Zivelonghi è inadeguata al suo ruolo, scarica le responsabilità e ha sempre negato che esista il problema sicurezza a Verona”. “Rilanciamo le domande – ha detto Jessica Cugini, Responsabile Sociale e Migrazioni di Sinistra Italiana Verona – sul perché Moussa non sia stato preso in carico, non vi sia stata una chiamata al 118 e se sparare fosse l’unica scelta. Rifiutiamo la profilazione razziale che è stata fatta di questo ragazzo, sin dalle prime ore della diffusione della notizia”. Dal canto suo il coordinatore cittadino di Forza Italia Alberto Bozza, anche consigliere regionale fa sapere che sarà al Tempio votivo di piazzale XXV Aprile, di fronte alla stazione di Porta Nuova, luogo dei fatti tragici di domenica scorsa, alla Preghiera giovani presieduta dal Vescovo Domenico Pompili. Bozza sarà poi presente lunedì mattina alle ore 9.30, sempre in piazzale della Stazione di Verona Porta Nuova, al presidio di solidarietà alle Forze dell’Ordine organizzato dal sindacato di polizia UGL. “Un momento che vuole essere di riflessione per tutti – dice Bozza – perché un conto è la legittima critica politica, ed è nota la posizione di Forza Italia sul deficit di politiche per la sicurezza di questa amministrazione comunale, un altro la violenza verbale del dibattito che purtroppo in certi ambiti c’è stata anche dopo la tragedia di domenica, chi contro la Polizia e chi contro Moussa Diarra. Invece occorre sempre distinguere il fattore politico da quello umano ed esistenziale”.