“Sfondata la linea di mediazione e di moderazione che l’assessore Segala aveva provato ad inserire in corso di riadozione della Variante 23, i consiglieri di maggioranza hanno ripreso, nella peggiore tradizione del centro destra veronese, il tradizionale assalto al territorio, senza alcun rispetto per i bisogni dei cittadini, degli annunci della stessa Segala sulla necessità di ridurre il consumo di suolo, e senza alcun rispetto nemmeno per la prassi amministrativa”. Mette nero su bianco la sua amarezza Michele Bertucco prima di snocciolare uno per uno tutte le richieste avanzate. “La manovra emendativa della maggioranza”, continua Bertucco, “ha infatti coinvolto di tutto di più: non solo schede norma adottate dall’amministrazione Sboarina, come sarebbe legittimo, ma anche schede norma adottate dalla precedente amministrazione Tosi che nella variante Segala-Sboarina non erano entrate; schede norma sulle quali l’assessore aveva mediato con le opposizioni in prima lettura, che ora vengono ripristinate con le metrature precedenti. La cosa più sorprendente è che tutti gli emendanti, chiamiamoli impresentabili, sono stati accolti dalla Segala senza sparare un colpo, la quale si è così rimangiata come niente fosse mesi e mesi di dichiarazioni positive a favore dell’ambiente e della riduzione del consumo di suolo. Un situazione incredibile, che ha ben pochi precedenti se escludiamo l’urbanistica allegra del periodo Tosi-Giacino…”. Ma vediamo alcuni casi concreti: Il presidente del Consiglio Ciro Maschio chiede ed ottiene superfici commerciali a Verona Sud in via Legnago, che erano nella Variante 24 che Tosi aveva preparato ma che non era mai arrivata in Consiglio comunale; Il consigliere Nicolò Sesso chiede ed ottiene superfici commerciali per un nuovo supermercato Eurospin a Quinto da 1.500, contenute sempre nel progetto di Variante 24 di Flavio Tosi; il consigliere e coordinatore della commissione Urbanistica Matteo De Marzi chiede ed ottiene di ripristinare 5 piani a 2.400 metri quadri di superficie residenziale al posto dei campi da tennis di Ponte Crencano cancellando così la mediazione dell’assessore Segala che aveva accettato di ridurre la lottizzazione a 3 piani e 1.600 mqe sempre di De Marzi è la finezza di ridurre di 1 solo metro quadro la quota di commerciale all’ex Cinema Corallo così da scendere sotto la soglia dei 2.500 mq consentendo alla proprietà di accedere ad un iter amministrativo più semplice.