A Verona e provincia sono molte le imprese che, nel vero senso della parola, hanno creato qualcosa di straordinario. Fare l’imprenditore però non significa solo gestire un’azienda al meglio delle proprie possibilità, ma anche superare i momenti di crisi e migliorarsi continuamente. In particolare, i temi ricorrenti sono la creatività e la tenacia che hanno reso possibile l’impresa, nel vero senso della parola. Uno dei principali esempi è sicuramente CanevaWorld, una storia al 100% scaligera che racconta impegno, valori e amore per il divertimento delle famiglie veronesi e non.
Ci siamo fatti raccontare da Fabio Amicabile, CEO di CanevaWorld e Movieland, la storia dell’azienda.
Oggi noi conosciamo la società CanevaWorld per l’omonimo parco acquatico e per il parco divertimenti Movieland.
Quando e come nasce la prima attività di Caneva? Ripercorriamo le prime tappe della vostra storia.
Le origini del mondo di Caneva sono da ricercare negli anni ’60. Più precisamente nel 1965, con la prima iniziativa imprenditoriale di papà Alfonso, quando sul lago di Garda c’era ancora molto poco.
È iniziato tutto da una piccola discoteca che per 10 anni è andata molto bene. La visione per il futuro però era fin da subito quello di reinvestire in qualcosa di più grande. Il primo obiettivo era diversificare la nightlife con servizi che potevano lavorare anche di giorno. I ’70 sono gli anni del grande tennis e di Panatta, e questo portò mio padre a creare un circolo sportivo con campi da tennis, piscine e saune. Nacque quindi Caneva Sport.
Un giorno, casualmente, a mio padre venne fatta vedere da un suo amico una foto di cosa veniva fatto in America nelle piscine e vedendo gli scivoli si accese la scintilla. Fu così che partì, con le difficoltà di allora e che oggi diamo per scontate, per andare a vedere negli Stati Uniti i primi parchi acquatici, quando ancora a Verona le piscine erano veramente poche.
I primi preventivi provenivano da aziende americane ed erano altissimi, così papà si ingegnò e costruì, con un suo amico barcaiolo, il primo scivolo nel 1982. Da lì Caneva sport è cresciuto sempre di più, fino a diventare uno dei primi parchi acquatici in Italia nel 1985.
E come è nato Movieland?
Movieland nasce sempre dalla nostra propensione per l’evolverci e non porci limiti. Con il parco acquatico abbiamo sempre sofferto la stagionalità. Si è sempre lavorato solo nei mesi estivi, mentre altre realtà del territorio riuscivano a lavorare sei mesi o più. Questo ci ha spronato a pensare a soluzioni e ad ampliare il mondo di Caneva. In America erano importanti gli spettacoli, anche nei parchi acquatici: c’era il palaghiaccio, lo scii nautico e i tuffi acrobatici. Fu così che provammo a mettere in pratica ciò che avevamo visto oltre oceano. Questo però si rivelò, in un primo momento, una scelta sbagliata, perché comunque non riuscivamo a far venire le persone per sei mesi anziché solo quattro.
Iniziai quindi anche io in quegli anni ad andare negli Stati Uniti con mio padre e mi innamorai dei parchi a tema, degli Studios americani. Era un qualcosa di diverso, di nuovo, che si andava a collocare in un segmento di mercato che allora non esisteva. Ci armiamo quindi di volontà e pazzia, con l’idea di fondare il primo parco cinematografico nel 2002. Il primo nome che avevamo scelto era “Mister Movie Studios”. Le aspettative erano alte e i tempi erano difficili. È stato un periodo di cambiamenti, con il parco acquatico che continuava a funzionare, abbiamo deciso di destinare degli spazi ad attività complementari e abbiamo quindi creato il ristorante medievale Medieval Times, Rock Star Restaurant e, successivamente, Safari Pizza.
Come per gli scivoli, abbiamo costruito noi anche le attrazioni. Antares, che ha vinto quest’anno il premio come attrazione dell’anno ai Parksmania Awards, Magma, Pangea o Kit Superjet. I viaggi nei parchi statunitensi sono stati d’ispirazione, ma Movieland è della nostra famiglia e ci siamo sempre “arrangiati”, senza fondi americani o stranieri, ma con la nostra fantasia e forza di volontà, lavorando con le attività del territorio.
Tante novità, non ci fermiamo mai
“Tre nuove attrazioni a Movieland, Caneva sempre al top. Follia e creatività sono la base”
Com’è la situazione odierna?
Oggi noi abbiamo Caneva, Movieland e i tre ristoranti. Questo è stato un anno molto importante: Caneva continua ad andare molto bene e Movieland per la prima volta ha superato come fatturato il parco acquatico. Il parco a tema riesce nell’obiettivo di entusiasmare le famiglie. Sono loro il nostro focus: cerchiamo di far divertire i bambini ma anche i genitori, che, uscendo dalla comfort zone, vivono i film nel mondo reale.
Negli anni abbiamo passato diversi momenti difficili, ma da lottatori abbiamo sempre resistito e siamo usciti dalle crisi in maniera egregia. Oggi stiamo performando bene ma non ci mancano ambizioni di crescita.
Quali sono le novità per il futuro?
L’obiettivo è quello di crescere sempre di più.
Per Caneva puntiamo a migliorare sempre più la qualità. Dettiamo le tendenze in Italia da sempre e quest’anno, ad esempio abbiamo comprato 150 palme dalla Sicilia.
Per quanto riguarda Movieland invece abbiamo in serbo non una ma ben tre novità: la nuova attrazione colossal Disaster, una riedizione di Android sul filone di “Ritorno al Futuro”, una nuova attrazione per i bambini con delle piccole jeep e un gonfiabile gigante.
Ogni volta con il mio team quando costruiamo un’attrazione vogliamo alzare sempre più l’asticella della qualità. Disaster nasce da una mia idea. In un pullman si ripercorreranno 6 stazioni con dei pezzi di film blockbuster a tema disastro. Invece We Are Back si potranno incontrare i figli e i nipoti di Doc Brown.
In futuro io vedo un nostro hotel e un nostro campeggio a tema per offrire un pacchetto completo alle famiglie, per far vivere la magia dal giorno alla notte. Stiamo studiando anche di fare delle aperture invernali.
Cosa vuol dire per voi essere imprenditori?
Per me alla base ci deve essere la follia, è la scintilla che fa nascere tutto. Poi è come l’acqua, troverà la via più breve per scorrere fino alla meta. Quando volevamo creare i primi spettacoli abbiamo conosciuto il responsabile degli effetti speciali della Universal perché aveva sposato una ragazza che aveva lavorato con noi quando provammo a fare gli spettacoli con gli sciatori acrobatici. Il caso e la fortuna giocano dalla parte di chi ha coraggio e intraprendenza.
Poi sicuramente c’è un altro aspetto, che è quello della tenacia, la resistenza o come va di moda dire oggi, resilienza, perché le batoste sono tante. Siamo una famiglia di lottatori e abbiamo resistito a tutte le crisi che ci sono state. Mio padre ha rischiato la vita con il Covid in terapia intensiva, ma da vero lottatore è riuscito a uscirne.
Noi siamo una famiglia veronese che gestisce un’attività e la nostra forza sta nell’amore verso il nostro territorio e quello che facciamo. Ci puoi trovare al parco acquatico, nei ristoranti o a Movieland a lavorare alle nuove attrazioni. Siamo qui, siamo noi, che dagli anni ’60 lavoriamo per far divertire le famiglie. E questo secondo me è una delle garanzie di qualità migliori che si possa trovare, siamo 100% made in Verona.
Luca Girelli