La Memoria con le Pietre d’Inciampo Ricordata la Shoah in Piazza Bra e alla Gran Guardia

Un mazzo di fiori e un piccolo ramoscello d’ulivo deposti al ‘Vagone della Memoria’, simbolo di quella deportazione che dal 1943 al 1945 decretò la morte nei campi di concentramento di milioni di civili. La sentita partecipazione dei cittadini veronesi, tanti, giunti questa mattina presto in piazza Bra per prendere parte alle celebrazioni e mantenere viva la memoria.
In piazza anche molti giovani, in particolare ragazzi e ragazze delle scuole superiori, ai quali il Comune di Verona ha dedicato per la prima volta gran parte dell’ampio programma di appuntamenti.
Verona celebra oggi, venerdì 26 gennaio, il Giorno della Memoria, ricordando la Shoah e tutte le sue vittime. Quest’anno infatti il 27 gennaio, in cui ricorre e si ricorda in tutto il mondo la data della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz nel 1945, cade di sabato, giorno in cui le Comunità ebraiche osservano lo Shabbat. Per questo Verona, in linea con quanto stabilito con la Comunità ebraica in tutta Italia, ha anticipato le celebrazioni.
Insigniti, con la consegna da parte del Prefetto Martino e del sindaco Tommasi della medaglia d’onore concessa dal Capo dello Stato, anche i veronesi Bernardo Sterzi, unico ancora vivente, Alessandro Bazzica, Luigi Beccalossi, Ermenegildo Bertolaso, Ferdinando De Guidi. Giovanni Fasoli, Giuseppe Favaro, Narciso Giberti, Mario Smacchia, Pietro Tumicelli e Carlo Vignola. A ritirare le medaglie i familiari.
Al termine delle celebrazioni in Gran Guardia, il sindaco Tommasi e il Prefetto Martino si sono recati in via Duomo e in vicolo Stella per deporre una rosa rossa sulle ‘Pietre d’Inciampo’ posizionate dal Comune di Verona, le piastre di ottone che riportano il nome delle vittime naziste per religione, etnia e idee. La due pietre d’Inciampo sono dedicate a Gilda Forti, in via Duomo, e Tullio Basevi, in vicolo Stella.