“Considero i miei lavori artistici il fertile terreno con cui sperimentare e scoprire universi nei quali il reale si confonde con l’immaginario”. Con queste parole, Maria Teresa Cazzadori introduce i percorsi espositivi dell’autunno 2024, in città e in provincia. L’artista veronese è presente alla “Casa Museo della Fondazione Fioroni” di Legnago, dal 5 al 20 ottobre 2024, con l’allestimento “Plurimi” e al “Liceo Artistico Statale” di Verona, dal 7 al 18 novembre, con la mostra “Concetto materiale”. Nella prestigiosa sede della “Fondazione Fioroni”, Cazzadori mette in scena tre visioni aperte alla contemporaneità del suo vasto repertorio, focalizzate su scultura, grafica e pittura. L’iniziativa, promossa dalla Fondazione Fioroni (conosciuta per l’ingente patrimonio museale e archivistico ospitato nello storico palazzo di via Matteotti a Legnago) e presentata dal professor Antonio Marchiori, è organizzata in occasione della ventesima “Giornata del Contemporaneo” di “Amaci” (Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani). Le riflessioni proposte nella mostra (che verrà inaugurata il 5 ottobre alle ore 17, sarà aperta negli orari segnalati sul sito web della Fondazione e visitabile anche nel pomeriggio di sabato 12 ottobre, in concomitanza nazionale con la “Giornata del Contemporaneo”) conducono il pubblico, spiega Cazzadori, “in un complesso contesto raccontato con infinite tracce e segni”. Quella che emerge dalle sovrapposizioni materiche è una scrittura evocativa, densa di richiami simbolici che conducono a memorie da indagare e condividere. I “Plurimi” esposti nelle sale della Fondazione Fioroni, racconta il professor Marchiori, “rappresentano una pluralità di tecniche e di lavori” che consentono di osservare, a distanza ravvicinata, sperimentazioni creative nelle quali prevale la cromia del bianco e del nero. Le esplorazioni di Maria Teresa Cazzadori, attraverso “il potere della combustione, la forza dell’incisione, l’energia di pochi essenziali colori” trasformano e rivitalizzano la materia. Non mancano, nei suoi allestimenti, sguardi al mondo della scultura e della pittura declinati su “grandi dischi in ferro e smalto che dialogano con lastre invecchiate dalla ruggine”. Un’ulteriore selezione di lavori, denominata “Concetto materiale”, è proposta negli spazi del “Liceo Artistico Statale” di Verona, in via delle Coste. L’esposizione – presentata dalla professoressa Valentina Motta e aperta al pubblico dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 18 e il sabato dalle 8 alle 13 – è promossa all’interno di “Galleria Aperta”. Il format, coordinato dal professor Massimo Girelli, ha lo scopo di collegare l’esperienza liceale di studentesse e studenti al contesto culturale del territorio e alle realtà museali. I disparati materiali usati da Cazzadori nel suo viaggio espressivo (legno consumato, carta strappata, metalli arrugginiti, fili di ferro, piccoli oggetti e plastica riciclata) diventano tavole, installazioni, tubi-colonna, scatole e libri d’artista. Le opere delle due mostre invitano al “contatto tattile e suggeriscono l’osservazione attenta dei particolari, delle superfici, dei segni, degli accostamenti con i quali si esprime la progettualità estetica, ricca di significati emozionali e di rimandi a vite passate”. I manufatti esposti, spesso realizzati con materiali di recupero riqualificati, sono testimoni di tante storie frammentate che il sapiente lavoro dell’artista fa emergere dall’oblio. Chiara Antonioli