Si potrebbe riassumere così la vita di Vera Rubin, giovane astronoma americana divenuta famosa negli anni 70 per aver fatto una scoperta sensazionale: l’esistenza della “materia oscura”. “Oscura” perché non emettendo alcuna radiazione elettromagnetica, come per la luce o il calore, non era possibile riscontrarne la presenza. Ma di una cosa era certa: la materia oscura era dotata di massa. La scienziata infatti si accorse che le stelle poste al limite delle galassie si muovevano molto più velocemente di quanto avrebbero dovuto. Secondo la supposizione di Vera, la massa di questa materia oscura avrebbe avuto un effetto gravitazionale sulle stelle periferiche in grado di spiegarne l’elevata velocità. E aveva ragione. Vera per questa scoperta non si aggiudicò mai il Nobel, ma recentemente le è stato dedicato un osservatorio sul monte Cerro Pachon, in Cile, che entrerà in funzione nel 2022.