La mappa dei 101: immobili da recuperare in attesa di progetti Tanti in città sono gli immobili pubblici e privati abbandonati, o con occupazioni abusive. Per la prima volta il Comune con la Polizia Locale ha completato una preziosa mappa per la loro geolocalizzazione, che consente controlli in tempo reale

La mappa dei 101: sono gli immobili pubblici e privati abbandonati in città o con occupazioni abusive: per la prima volta il Comune insieme con la Polizia locale ha completato una preziosa mappa per la geolocalizzazione che consente controlli in tempi reali. Il lavoro è stato presentato questa mattina in conferenza stampa a Palazzo Barbieri dall’assessora alla Sicurezza Stefania Zivelonghi, dal Comandante Polizia Locale Luigi Altamura e dal responsabile Reparto Territoriale e nucleo di polizia giudiziaria Claudio Marai. Attualmente sono 101 gli immobili sotto stretta osservazione, a cui la Polizia Locale ha assegnato un codice: rosso (situazione con possibili criticità), giallo (situazione da attenzionare per segnalazioni recenti ma non gravi), verde (situazione normale o priva di segnalazioni); tali codici si modificano periodicamente, anche a seguito di nuovi episodi di occupazione abusiva, di incendi, di attività delle forze dell’ordine, di segnalazioni circostanziate come l’invio di foto o video da parte dei cittadini. Di questi 101, sono attualmente 12 gli immobili attualmente ritenuti critici, alcuni di proprietà comunale “dove l’impegno dell’amministrazione è stato elevato ulteriormente, al fine di recuperare al più presto questi edifici e rimetterli a disposizione della cittadinanza”. Un esempio concreto? L’esempio attuale è l’ex area delle piscine di viale Galliano, dove è in atto una radicale pulizia che non avveniva da almeno 8 anni, e dove sta intervenendo AMIA con mezzi e operatori, sia all’esterno che all’interno; contemporaneamente è stato attivato un servizio di vigilanza privata e interventi giornalieri della Polizia Locale. Gli agenti negli ultimi 12 mesi hanno denunciato alla Procura della Repubblica 21 persone, per occupazione abusiva, recuperando 15 biciclette e intervenendo con i Servizi Sociali per la presenza di una ragazza in attesa di un bambino. Altro esempio di un’area critica per la quale si sta lavorando a una soluzione è la zona di Raggio di Sole, dove sono stati incrementati i controlli, in attesa del nuovo progetto, con la muratura degli immobili. La stragrande maggioranza degli immobili con codice verde, invece, hanno visto la collaborazione dei proprietari, mentre in una decina di casi non è stata presentata neppure una denuncia- querela da parte del soggetto legittimato, impedendo alla Polizia Locale di intervenire immediatamente per ripristinare le condizioni di sicurezza dell’area. Fondamentale, infatti, è l’intervento della proprietà, ad esempio, nella zona del Porto San Pancrazio (area ex magazzini ferroviari), dove l’abbattimento di alcuni edifici e la vigilanza anche con telecamere di videosorveglianza privata, hanno praticamente ridotto gli episodi gravi avvenuti negli ultimi anni.

Polizia Locale e diffide ai proprietari. In Basso Acquar le occupazioni sono più frequenti. Pulizia e immediate chiusure 

Vanno ricordati i molti immobili la cui costruzione non si è mai conclusa, come in ZAI, oppure immobili terminati e mai attivati oppure di ex imprese o aziende nella zona di Basso Acquar, dove diversi edifici sono vuoti da molti anni, e dove le occupazioni sono maggiormente frequenti. Sono state notificate sei diffide da parte del Comando Polizia Locale negli ultimi tre mesi, ha spiegato Altamura, nei confronti di altrettanti proprietari, per l’immediata pulizia, per chiusure con murature, messa in sicurezza (ad esempio area ex Falconi in viale Piave e via San Giusto in pieno centro). In caso di inottemperanza, ha spiegato Zivelonghi, l’assessorato alla Sicurezza propone al sindaco la predisposizione, firma e notifica di ordinanze contingibili ed urgenti ai sensi dell’art. 54 del Testo Unico Enti Locali, dopo aver interessato il Comitato Provinciale per l’Ordine Pubblico e le forze di polizia dello Stato. E nel caso non si ottemperi? Scatterebbero denunce penali a carico dei soggetti privati o dei legali rappresentanti di imprese o aziende. Tutto questo, è stato spiegato, è reso possibile grazie a un paziente e continuo lavoro che deriva dalle quotidiane attività degli agenti, che svolgono sopralluoghi con fotografie e analisi sulle singole situazioni, scaturite anche da esposti e segnalazioni dei gruppi di Controllo di Vicinato e da semplici cittadini. L’analisi in atto, viene poi incrociata con i dati del settore Edilizia Privata, per capire se ci sono aspetti dettati da permessi a costruire, istanze presentate, progetti fermi o mai inviati all’amministrazione omunale, nonostante negli anni siano stati inseriti nei vari piani di intervento approvato in consiglio comunale. Alcune situazioni sono migliorate, proprio grazie alla continua opera di sollecitazione da parte della Polizia Locale ad avviare pulizie straordinarie, murature, vigilanze private, installazioni di telecamere di videosorveglianza. E’ stato ribadito poi da assessore e comandante l’invito ai proprietari di immobili abbandonati a fornire una maggiore collaborazione, “perché solo così si possono evitare criticità e un degrado maggiore. I cittadini devono segnalare ogni movimento sospetto, in modo che la Polizia Locale possa intervenire tempestivamente e con tutte le forze a disposizione, al fine di migliorare la reale sicurezza urbana della città di Verona. Servono poi le denunce-querele”. MB