Fin dall’esordio ha puntato sulla selezione, con le migliori proposte di arte moderna e contemporanea, mettendo al centro il binomio arte&impresa e la figura del collezionista. E per la sua 14ª edizione, ArtVerona, presentata oggi a Milano negli spazi di Futurdome, accoglie 145 gallerie italiane che esporranno a Veronafiere dal 12 al 15 ottobre 2018. Un’edizione che si preannuncia di assoluto livello, sotto la direzione artistica di Adriana Polveroni, con il tema Utopia, inteso come orizzonte teorico e spinta concreta di un progetto rivolto al sistema dell’arte italiano, a fare da leit-motiv della rassegna. Mentre #backtoitaly è lo sguardo che la fiera rivolge per far emergere le relazioni virtuose tra gallerie, artisti, collezionisti, musei e imprese, in un territorio, come quello di Verona, capace di esprimere, anche a livello internazionale, le qualità del nostro Paese. All’incontro moderato da Cristiano Seganfreddo, sono intervenuti: Romano Artoni, vicepresidente di Veronafiere Spa; Elena Amadini, dirigente Area Stone&Design di Veronafiere Spa; Adriana Polveroni, direttrice artistica ArtVerona; Giovanni Bonelli, vicepresidente di ANGAMC; Antonio Grulli, Collezionismo al centro; Adrian Paci, Free Stage; Julija Reklaitè, Focus on Lituania; Paola Tognon, ArtVerona Talk. «Veronafiere che organizza e promuove ArtVerona, dà enfasi e concretezza al legame con la propria attività e territorio, coinvolgendo i propri brand forti quali Marmomac, Vinitaly, Fieracavalli, il mondo dell’imprenditoria e il collezionismo in un circolo virtuoso che vede quali partner privilegiati anche i protagonisti del territorio in cui opera: dal Comune di Verona ed alle sue partecipate AGSM e AMIA, fino all’Università e all’Accademia di Belle Arti di Verona e a Cà Foscari di Venezia – sottolinea Romano Artoni, vicepresidente di Veronafiere –. Molto forte il legame con il collezionismo, che è molto attento e presente sia con gruppi di acquisizione, sia nell’attività di sponsorizzazione di premi e riconoscimenti. E novità di quest’anno è il primo passo anche di Veronafiere, trasformata in società per azioni da poco più di un anno, nel mondo del collezionismo con la creazione di “A disposizione”, il nuovo fondo di acquisizione di Veronafiere per l’arte». «Il mercato è il vero protagonista della fiera ma l’obiettivo è quello di indirizzarlo su altri percorsi in modo da mantenerne sempre alto il livello culturale – spiega Adriana Polveroni, direttrice artistica ArtVerona – Anche per questo il team di ArtVerona si arricchisce di nuovi curatori come Adrian Paci, artista internazionale che ha seguito il progetto Free Stage o Julia Reklaitè, addetta culturale della Repubblica di Lituania a cui per la prima volta per un paese estero è dedicato un Focus, e Geraldine Blais, a cui è affidato il progetto di residenze d’artista in azienda». Il rapporto con i collezionisti è una priorità di ArtVerona che si esprime nel corso di tutto l’anno grazie alla collaborazione con il Consorzio dei Collezionisti delle Pianure, guidato da Antonio Grulli, espressione dell’imprenditoria che ha fatto del Nord Est un luogo d’eccellenza del Made in Italy, con adesioni da tutta la Penisola. È partito così il ‘viaggio in Italia’ di Collezionismo al centro: dopo Bologna, seguiranno Napoli, Roma e Verona, in settembre. L’analisi del collezionismo italiano si traduce nel racconto di Critical Collecting, progetto editoriale di Antonio Grulli, ma anche nel confronto dal vivo degli appuntamenti in fiera di ArtVeronaTalk a cura di Paola Tognon.