Aspetta di sapere che cosa farà da grande, ma non ha fretta. Andrea Barzagli ha sempre pensato che la pazienza sia una delle cose più importanti. Fin da quando gli dicevano “…ma dove vuoi andare con queipiedi? Non puoi giocare a calcio”. “E invece ho giocato nella grande Juve, sono stato in Nazionale, posso dire di aver fatto una bella carriera. Il segreto? L’umiltà”.
“Nella mia vita ho visto molti calciatori montarsi la testa. Fenomeni veri che a 15/16 anni smettevano di allenarsi. Io invece nella mia carriera ho sempre continuato ad allenarmi duramente. In testa avevo un sogno che era quello di giocare ai massimi livelli. Sono diventato campione del Mondo. Ho vinto cinque scudetti di fila. Molti giovani che arrivano nei grandi club si sentono arrivati. Devi essere sempre attento a rimetterli in riga. Il mister dice di correre per 100 metri e loro a 20 metri dal traguardo rallentano. Non devi mai montarti la testa. Devi alzarti la mattina e ringraziare Dio, per la fortuna che hai avuto. Non devi mollare mai perché le delusioni sono dietro l’angolo”.
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