“Possibile, succedano cose del genere?”, ci scrive un lettore, E.C., tifoso del Chievo, pensando alla “questione Stepinski”, ultimo colpo di mercato del Verona. Preso dal Chievo, all’ultimo giorno utile, pagato il giusto (circa 5 milioni), ma non è questo il punto. “Aveva dichiarato amore al Chievo e poi ha voluto l’Hellas a tutti i costi…”, l’osservazione del tifoso. Già, ma è il calcio, gente. Non quello che abbiamo in testa e che dovrebbe essere, ma quello di oggi. Dove non esistono più bandiere e parole, forse neppure sentimenti ed emozioni. Senza esagerare, sia chiaro, ma il “caso Stepinski” è semplicemente lo specchio del calcio che viviamo, dove oggi hai una maglia e domani un’altra. Dove baci la maglia dell’Hellas e il giorno dopo fai lo stesso con quella del Chievo. La speranza, ora, è che Stepinski ripeta in campo, in area, la stessa “giravolta”. Magari con gol…
Raffaele Tomelleri