Quarant’anni dedicati al recupero e al reinserimento sociale di tossicodipendenti e alcolisti. La cooperativa La Genovesa festeggia l’importante traguardo con un momento di riflessione aperto a tutta la città. Per confrontarsi, guardando al passato, al presente ma soprattutto al futuro della storica realtà veronese. In questi anni di attività medici, psicologi, educatori e volontari hanno portato avanti percorsi terapeutici che hanno coinvolto migliaia di persone in tantissimi progetti.
Due gli appuntamenti in programma. Il primo, giovedì 26 maggio in Gran Guardia, organizzato con il patrocinio del Comune, prevede dibattiti e incontri dalle 9 alle 17. Insieme ai rappresentanti de La Genovesa si alterneranno ospiti autorevoli per sviscerare i temi legati alla salute mentale e alle dipendenze. Nel pomeriggio, poi, una tavola rotonda aperta al confronto e alla riflessione.
Per il secondo appuntamento ci si sposta nella Fattoria didattica de La Genovesa in occasione della Festa di Primavera, in programma domenica 29 maggio, dalle 10 alle 18.30. Ci saranno attività recreative, giocoleria, musica, teatro dei burattini e visite guidate per conoscere gli animali della fattoria. Un appuntamento all’insegna della convivialità aperto a tutta la cittadinanza.
Il programma è stato presentato in municipio dall’assessore alle Politiche sociali insieme alla presidente della Cooperativa e responsabile della Pronta Accoglienza Roberta Setti, il vicepresidente della Cooperativa e direttore amministrativo Dimitri Scolaro, la responsabile della Comunità Terapeutica Maria Saveria D’Agostino e il responsabile progettazione e sviluppo de La Genovesa Fabio Salandini. “Un traguardo importante – ha detto l’assessore -. E’ dal 1982 che La Genovesa opera sul territorio, un punto di riferimento per tantissime persone che negli anni si sono trovate a vario titolo a dover affrontare il difficile percorso delle dipendenze. Professionisti preparati e competenti garantiscono un servizio di eccellenza. Il Comune continuerà a sostenere attività e progetti che guardano al bene della comunità”.
“Da 40 anni – ha dichiarato la presidente della Cooperativa – accompagniamo le persone nel cambiamento verso una vita autonoma e indipendente. Abbiamo accolto tossicodipendenti e alcolisti con alle spalle storie di emarginazione, che sono riusciti a scrivere un finale diverso. Oggi vogliamo celebrare queste storie di riscatto con loro, ma anche con le famiglie, gli amici e tutte le persone che negli anni hanno gravitato intorno alla cooperativa. La Genovesa è un luogo di cura, ma soprattutto di cambiamento: il termine cura sottintende una guarigione, un ritorno a uno stato di salute precedente, qui invece lavoriamo con le persone affinché evolvano, verso una vita diversa da quella di prima”.