La Galleria Multiculturale Marconi Da Palazzo Barbieri, davanti all’antenna Elettra sarà simulato il segnale telegrafico

A lui si devono i primi passi del mondo contemporaneo in fatto di connessioni senza fili e la nascita di tutti i dispositivi legati tra loro come lo smartphone. Oggetti divenuti parte della quotidianità e persino considerati insostituibili. In occasione dell’imminente ricorrenza dell’anniversario della nascita.
Il 12 aprile, alle 12, il nipote Guglielmo Giovannelli Marconi sarà a Verona e simulerà dal tasto telegrafico del nonno il segnale che creò, di fatto, il mondo interconnesso moderno. Lo farà dinanzi all’antenna Elettra 1931 di proprietà della famiglia Chiantera ed esposta nel Pronao di Palazzo Barbieri.
A seguire, sarà presentata la Galleria Multiculturale Marconi allestita nell’ex ufficio turistico a lato del Palazzo della Gran Guardia. La mostra ripercorre con oggetti personali e attraverso la strumentazione utilizzata accanto ad alcune fotografie d’epoca e documentazione cartacea originale la figura del padre della telegrafia senza fili (dalla quale è stata sviluppata l’attuale tecnologia wireless) e Premio Nobel per la Fisica nel 1909. Tra gli strumenti che raccontano i suoi esperimenti c’è anche l’antenna conservata nella stanza personale a bordo del panfilo acquistato nel 1919 e trasformato in laboratorio galleggiante, appunto l’Elettra (che diede il nome alla celebre antenna). La tematica della mostra è focalizzata interamente sul panfilo Elettra e sugli esperimenti effettuati.