Come Mindset e Leadership Coach Internazionale, ho avuto il privilegio di incontrare ed intervistare donne straordinarie provenienti da paesi e background culturali molto diversi. Ho potuto ascoltare le loro storie, i loro percorsi, le loro lotte, le loro vittorie – e tutte hanno preziose lezioni da insegnare.
La prima conversazione è con Tamara Gordon, dirigente presso PVH Corp negli Stati Uniti, dove si occupa della gestione a livello Globale di Programmi e Processi di Total Remuneration.
“Qual è una delle sfide più grandi che hai incontrato come donna nel tuo percorso di leadership?”
“Credo che la sfida più grande che ho incontrato come donna sia quella che quando noi donne facciamo le cose, le facciamo perché sentiamo che è la cosa giusta da fare e non le facciamo per seguire lo status quo. Io sono sempre stata una persona pronta a sfidare il motivo, la ragione, il perché si fanno le cose in un certo modo.
Sono sempre stata pronta a sfidare lo status quo e ad ammettere quando le cose non vanno per il verso giusto.
Mi ricordo una volta che durante una riunione è capitato che qualcosa non fosse andato bene. Erano stati fatti degli sbagli e durante la riunione lo avevo semplicemente ammesso. Mi ricordo che il mio capo, un uomo, mi ha poi preso da parte e mi ha detto: ‘sai, come donna, non è positivo che tu ammetta di aver fatto qualcosa di sbagliato. Ti fa sembrare debole.’ Non ho mai più dimenticato quella frase – con la quale non ero d’accordo.
C’è qualcosa di importante legato all’assunzione di responsabilità. Per questo io voglio che diventiamo capaci di prenderci la responsabilità. Sono molto attenta all’assunzione di responsabilità, che si tratti dei miei figli, degli amici, della famiglia o dei colleghi, e anche delle persone che mi guidano: devono essere capaci di prendersi la responsabilità.”
Ascoltando Tamara, rifletto e non posso che essere d’accordo. Nell’essere responsabili e nel prendersi consapevolmente la responsabilità di chi siamo e di quello che facciamo, c’è forza, autorevolezza, potere come possibilità di agire e prendere decisioni consapevoli. È normale commettere errori, è umano, ed è importante non farci spaventare da questo, perché attraverso I nostri errori, impariamo e cresciamo.
Come sottolinea Tamara, non c’è nulla di sbagliato nell’ammettere di aver commesso un errore. Non c’è nulla di sbagliato nel riconoscere che non siamo perfetti e che possiamo sempre migliorarci ed imparare.
Spesso non amiamo sbagliare perchè pensiamo che questo voglia dire che non siamo capaci o che c’è qualcosa che non va in noi.
Al contrario, essere capaci di accettare che possiamo sbagliare, vuol dire non aver paura dei nostri limiti. Vuol dire avere la maturità e la consapevolezza che siamo sempre in cammino verso qualche cosa di nuovo da imparare, che possiamo cambiare e migliorare noi e le situazioni in cui ci troviamo. E impariamo anche che a volte abbiamo dei limiti e oltre non riusciamo ad andare da soli, e allora capiamo che possiamo allungare una mano e chiedere aiuto. E anche questo ci aiuta a crescere e a diventare persone e leader migliori, se questa è la nostra strada.
Questa apertura, questa flessibilità, e aggiungerei questa umiltà, che la capacità di prenderci la nostra responsabilità ci offre, è una mentalità che vogliamo sviluppare e abbracciare, poiché apre possibilità di crescita e collaborazione nuove.