Valeria Castagnini è laureata in Filosofia ed è docente di Storia e Filosofia presso l’Istituto salesiano Don Bosco di Verona. Negli ultimi anni ha collaborato con l’associazione Filò – Il filo del pensiero, e nel 2021 ha
pubblicato una raccolta di racconti intitolata “La principessina spettinata e altri racconti” per conto di Della Porta Editore che nel 2023 è stata oggetto di una rivisitazione dei racconti, ampliati e rivisitati, con il titolo di “Il signor Spazzafiori e altri racconti” a cura di Dialoghi editore.
«”Il signor Spazzafiori e altri racconti” -inizia a raccontare l’autrice- è una raccolta di racconti divertenti e ironici che affrontano temi di carattere filosofico. La maggior parte delle storie sono brevi, se non brevissime; sono concepite per essere lette rapidamente, in classe per realizzare un dialogo, oppure al mattino prima di andare al lavoro o durante una pausa caffè. Ogni racconto parla di un personaggio immerso in uno degli infiniti mondi; ogni protagonista è caratterizzato da tic, automatismi o abitudini strane da cui spesso dipende anche il suo stesso nome, la cui routine è scossa da imprevisti che rimettono totalmente in questione il suo modo di stare al mondo. Pur essendo tutti diversi, i racconti sono inseriti all’interno di una cornice: una bambina, afflitta dalla noia, cerca un modo per passare il tempo in una giornata d’inverno; così, su suggerimento del suo gatto, decide di scrivere delle storie.»
A quale fascia di età è rivolta, dato che sono fiabe con sfondo filosofico?
«Il libro possiede diversi livelli di lettura: per cogliere il senso di tutti i riferimenti e dei giochi di parole, è bene avere già una certa età: dai 12 anni in su i ragazzi e le ragazze, così come gli adulti, sono in grado di apprezzare appieno il contenuto. Tuttavia, le storie possono essere lette anche ai più piccoli grazie alla mediazione di un adulto, il quale potrebbe esplicitare o semplificare alcuni passaggi.»
Note dell’editore: il libro si presta a discussioni in ambito filosofico, psicologico e di critica letterari
«Il libro è particolarmente utile se si vuole riflettere su alcuni temi fondamentali della filosofia, e interrogarci sul senso profondo delle nostre vite e il nostro stare al mondo come individui, ma anche come parte di un qualcosa di più grande. Per gli insegnanti il libro può costituire uno strumento prezioso in quanto i racconti aiutano a spiegare alcuni concetti e problemi complessi della storia della filosofia.»
C’è un protagonista assoluto nei suoi racconti?
«Domanda difficile; direi “l’io”, perché si parla sempre di un soggetto che deve fare i conti con se stesso e l’ambiente in cui vive.»
Filosofia e scrittura creativa, un buon connubio o completamente difformi nella sostanza?
«Solo di recente nella mia esperienza filosofia e creatività si sono date la mano. Parlo di creatività e non solo di scrittura creativa perché insegno utilizzando i racconti, oltre che i disegni. Amo scrivere e disegnare e dunque mi servo di queste due attività per rendere appetibili i concetti che devo trasmettere agli studenti. Grazie a Platone ho compreso che noi desideriamo conoscere solo ciò che è bello. Il racconto e il disegno sono i mezzi che mi consentono di rendere bello ciò che amo e vorrei che anche gli altri amassero: la filosofia.»
Perché dovremmo leggere la sua raccolta di fiabe e favole?
«Per divertirsi, rimanere sorpresi e, forse, anche un po’ spiazzati e, soprattutto, pensierosi con leggerezza e ritrovarsi spesso a richiudere il libro mostrando a se stessi un sorriso strano nel ripensare ai miei protagonisti e le loro storie.»
Gianfranco Iovino