“Il caro energia, che sta innescando un cortocircuito sul fronte delle materie prime nel settore agricolo, può comportare una riduzione della produzione veronese, soprattutto ortofrutticola, di almeno un -20% con un impoverimento delle campagne. I consumatori, a loro volta, rischiano di tagliare il carrello della spesa a causa dell’aumento dei prezzi al dettaglio”. Alex Vantini, presidente di Coldiretti Verona, non nasconde la preoccupazione alla luce degli ultimi dati dell’inflazione che evidenziano un rincaro dei prodotti alimentari sugli scaffali di negozi e supermercati spinto dal record del petrolio. “Se i prezzi per le famiglie corrono, i compensi riconosciuti agli agricoltori e agli allevatori – sottolinea Vantini – non riescono neanche a coprire i costi di produzione con il balzo dei beni energetici che si trasferisce infatti a valanga sui bilanci delle imprese agricole strozzate da aumenti dei costi non compensati da prezzi di vendita adeguati”. “Il boom dei costi energetici, i forti rincari dei materiali plastici, degli imballaggi e dei prodotti fitosanitari rischiano di mettere in ginocchio la filiera ortofrutticola strategica per l’agricoltura scaligera che vale oltre un miliardo di euro già pesantemente colpita negli anni scorsi dalla cimice asiatica e dal gelo”, commenta Vantini che aggiunge “Questa situazione, unita alla difficoltà di reperire manodopera specializzata, destabilizza le imprese agricole comportando una mancanza di programmazione dell’attività produttiva e una difficoltà a pianificare gli investimenti per le spese lievitate con il rischio di non riuscire a realizzare gli impianti per la stagione estiva”.
“Serve un deciso intervento per contenere la bolletta energetica nelle campagne e garantire continuità della produzione agricola ed alimentare” afferma Alex Vantini.