“Hai mal di pancia, di testa, dolore ai denti? La medicina va presa ogni 4 ore, oppure alla mattina e alla sera Per questo medicinale devi andare dal medico che ti prescriverà la corretta terapia redigendo la ricetta”. Sono queste alcune delle semplici, ma fondamentali domande o informazioni con cui il farmacista si relaziona al paziente autistico grazie alla comunicazione per simboli. L’obiettivo è rendere quanto più possibile autonomi bambini, ragazzi e adulti con sindrome autistica. Il progetto “Farmacia amica dell’autismo” dell’Associazione Continuando a crescere Onlus si arricchisce di un nuovo tassello comunicativo subito recepito da Federfarma Verona che per prima in Italia offre questo servizio pratico di accoglienza. Nelle farmacie che aderiscono al progetto, riconoscibili dalla specifica vetrofania, sono disponibili e ben visibili sul banco dei particolari calendari formati da tabelle comunicative di veloce consultazione che attraverso simboli chiari consentono una comunicazione tra utente e farmacista focalizzata sulle più comuni esigenze di salute.
«Si tratta di un progetto pilota che per la prima volta in Italia permette un dialogo attivo tra farmacie e
autismo – spiega Monica Meda presidente di Continuando a Crescere Onlus -. Partiamo da Verona e, qualora dovesse avere un buon riscontro, siamo pronti a diffondere l’iniziativa anche in altri territori. Le tabelle di simboli sono ideate per le persone con autismo ma possono essere utilizzate anche per comunicare con turisti che non conoscono l’italiano, persone sorde o ipoudenti. È pensato per aumentare il livello di autonomia quotidiana e migliorare la qualità di vita di persone con difficoltà relazionali, come quelle legate all’autismo».
Elena Vecchioni, presidente di Federfarma Verona ha ricordato che la collaborazione è inizata tre anni fa.
«Si tratta di una idea innovativa che ci aiuta, anche come cittadini, a crescere nella responsabilità per soddisfare le esigenze di tutta la comunità – dice Paola Fiocco, consigliere Federfarma Verona -. Crediamo che poco alla volta i ragazzi autistici possano, grazie a questa nuova forma di comunicazione, cominciare ad interagire con il farmacista, migliorando gradualmente l’autonomia personale oggi in farmacia e un domani, magari, anche in altri ambienti».
Alla conferenza stampa erano presenti anche Lucia Mazzi logopedista e terapista della neuro e
psicomotricità dell’età evolutiva, Sarah Fort traduttrice in simboli.
«Il ‘calendario’ che abbiamo progettato è stato pensato per andare incontro ai bisogni delle persone affette
da autismo, con comunicopatie, fragili – ha spiegato Mazzi. -. Serve per migliorare la comprensione e la produzione nella richiesta dei bisogni di un farmaco all’interno della farmacia, ed è utile quindi anche per le persone straniere che non parlano italiano».
«Tecnicamente – spiega Sarah Fort – si tratta di una tabella comunicativa ed è stata realizzata con i simboli della comunicazione aumentativa alternativa, senza le indicazioni di parole, per permettere sia al farmacista sia all’utente di interpretare al meglio i simboli proposti. Offrendo maggiori opportunità comunicative da una parte e dall’altra».