La Diagonale e il Baricentro Per collegare la “434” con Verona Sud

Una nuova strada “Diagonale” per collegare la 434 e la zona sud di Verona con Borgo Milano passando per il Central Park e la stazione di Porta Nuova; qui dovrebbe nascere un baricentro, vale a dire un polo scolastico e per uffici pubblici al fine di alleggerire la pressione sul centro città. E’ questa la proposta urbanistica presentata in Comune dalla Associazione Giuseppe Barbieri, un contributo alla formazione della Variante Generale al PAT in fase di elaborazione. E tra l’altro proprio sulla premessa generale al Pat che circola negli ambienti della maggioranza sarebbero nate osservazioni critiche tra i partiti che sostengono il sindaco Tommasi: punto delle divisioni il progetto del Traforo farlo o no? E dove farlo uscire? Ma questo è un altro tema. Torniamo alla proposta della Diagonale e del Baricentro presentata dagli architetti Gian Arnaldo Caleffi (nella foto) che ha illustrato le linee generali del contributo, Tullo Galletti, consulente dell’Associazione, che ha illustrato tracciato e problematiche della strada Diagonale, Giuseppe Ottaviani che ha illustrato le caratteristiche del Baricentro sia per la parte Polo Scolastico Superiore che per la parte Polo Servizi Amministrativi, Filippo Bonini che ha illustrato le modalità per rendere ambientalmente sostenibili gli interventi proposti. Viabilità. Per quanto riguarda l’aspetto viabilistico, la proposta conferma “a nord le previsioni del precedente PAT relativamente alla realizzazione del Passante/ Traforo delle Torricelle reso ancor più urgente dagli ingombri della filovia sull’asse di via Mameli-Ca’ di Cozzi”. E poi c’è la proposta della Diagonale, che proseguendo “la penetrazione in città della Transpolesana 434 distribuisca i flussi provenienti da sud-est su Basso Acquar-Viale Piave-Bretella di Verona nord, via Scopoli fino alle rotatorie di via S. Marco/via Curiel, servendo la Stazione dell’Alta Velocità, il nuovo polo funzionale e dei servizi denominato Baricentro e proposto con il Parco urbano denominato Central Park nell’area da dismettere delle FS”. Viene così riconsiderato “il sottopasso ferroviario inopportunamente archiviato”. Il Baricentro. L’importante area costituita dall’ex scalo merci a sud della stazione di Porta Nuova con i suoi circa 500.000 mq di estensione, e soprattutto per la sua baricentrica collocazione si presta ad ospitare “il Polo Scolastico Superiore con dotazione di Campus anche sportivi, residenza universitarie, residenze pubbliche sociali e concentrazione di uffici pubblici di facile raggiungimento con il sistema di mobilità pubblica. Una tale azione di rigenerazione urbana determinerà un’inerzia positiva di riqualificazione sia verso il centro storico, alleggerito dalla pressione di funzioni scolastiche ed amministrative, che verso i quartieri a sud, in particolar modo Borgo Roma e la ZAI”. Di conseguenza, “Il nuovo polo scolastico superiore permetterà la ricollocazione degli istituti superiori del centro storico riducendo il traffico urbano in quell’area concentrato in determinati orari, ottimizzando anche il trasporto pubblico scolastico, inclusa la filovia e migliorando la qualità della vita urbana di Verona. Si libereranno 350.000 metri cubi di edifici storici del centro di Verona, che potranno essere destinati a usi turistici e ricettivi e/o residenziali. Dalla vendita di questi immobili si potrà generare un ricavo che contribuirà a finanziare il nuovo polo scolastico”. Galletti. la filosofia di questa rivoluzione urbanistica è stata spiegata da Tullo Galletti: “Non si alleggerisce il Centro storico semplicemente chiudendolo e trasformandolo in Fort Apache con tutti gli automobilisti che ci girano attorno. E neppure finanziando opere inutili come la strada di gronda che toglie risorse al Traforo delle Torricelle, indispensabile per l’asse di via Mameli occupato dal filobus”. Vanno quindi spostate le funzioni e migliorata la viabilità di attraversamento della città. L’ampia area verde prevista per il Central Park si trasformerà in un parco urbano, integrato con gli spazi scolastici per promuovere il benessere degli studenti e della comunità. Il nuovo campus includerà aree aperte alla cittadinanza, spazi multiculturali, aree per coworking e strutture sportive, utilizzabili anche fuori dall’orario scolastico. MB