Paurosa. L’Atalanta ammirata ad Anfield Road contro il Liverpool e che il Verona andrà a sfidare lunedì sera a Bergamo, spaventa. Una prestazione maiuscola, 3-0 ai vice campioni d’Inghilterra, alla squadra favorita per la conquista dell’Europa League, con i Reds che anche quest’anno sono in lotta per il titolo con Manchester City e Arsenal. Un’Atalanta devastante e che ora incrocia il cammino dell’Hellas.
Ma un’Atalanta sempre in campo, impegnata su più fronti. La Dea, infatti, dopo aver giocato l’altra sera a Liverpool affronterà in rapida successione il Verona, quindi il ritorno giovedì prossimo contro gli inglesi, la trasferta di Monza, il 21 aprile, poi mercoledì 24 altro ritorno, questa volta per la semifinale di Coppa Italia contro la Fiorentina, ultimo appuntamento di aprile il 27, gara interna contro l’Empoli. In pratica in un mese l’Atalanta scenderà in campo in ben otto occasioni.
Ed è, probabilmente, questo l’aspetto a cui affidarsi per poter tornare da Bergamo con punti importanti per una classifica tornata a preoccupare dopo il rovescio interno contro il Genoa. Inutile negarlo se l’Atalanta dovesse giocare con lo stesso ritmo, la stessa intensità vista all’opera contro i Reds, il Verona avrebbe vita breve. Ma con tanti impegni ravvicinati è lecito attendersi una squadra magari scarica, meno brillante.
Il Verona deve cercare di sfruttare questa opportunità, ma deve darsi una mano anche da solo. Bisognerà giocare con grande attenzione, ridurre al minimo qualsiasi errore, interpretare una gara accorta tatticamente e tecnicamente. In poche parole un mix di Atalanta meno feroce e Verona sul pezzo potrebbe anche far scaturire una sorpresa. Perchè sulla carta, siamo franchi, non c’è partita. L’Atalanta gioca a velocità doppia, il Verona non ha grandi mezzi per arginare una squadra orobica al top.
Ma ad inseguire tanti obiettivi, l’Europa League, la Coppa Italia, la qualificazione alla Champions in campionato, si sprecano tante energie, la speranza è, dunque, non tanto che l’undici orobico prenda sottogamba il Verona, quanto, piuttosto, che debba ricaricare le forze, che giochi un calcio meno esplosivo.
Allora un Verona concentrato, in grado di rimanere sul pezzo per tutta la partita, potrebbe anche uscire indenne dal Gewiss Stadium. Servirà il miglior Verona e un’Atalanta non certo alla propria altezza. Se dovesse ripetere la prestazione di Anfield, beh, allora meglio pensare alla prossima.
Mauro Baroncini