Right è una rilettura contemporanea e ‘senza veli’ della sagra della primavera di Igor Stravinsky in scena per L’Altro Danza al Teatro Camploy venerdì 17 marzo alle 20.45. Carlo Massari parte dall’idea centrale del sacrificio propiziatorio dell’eletta del libretto originario del 1913, e porta in scena la sua personale visione continuando ad indagare sulla bestialità umana. Nelle sue mani la danza diviene strumento per veicolare messaggi di libertà e contro ogni forma di sopruso. Right affonda lo sguardo sulla condizione femminile esposta e sottomessa al poter maschile. Con sfrontata audacia il coreografo bolognese racconta la società contemporanea e mette in scena una sorta di mattatoio, una visione distopica, ma non troppo, di un mondo futuribile. Le danzatrici della compagnia fiorentina Opus Ballet rappresentano non la singola vittima, bensì un’intera generazione il cui destino è nelle mani di altri. Right così diviene un dramma corale, una creazione irriverente e provocatoria che, attraverso il linguaggio del teatro-danza, racconta violenze e prevaricazioni di un sistema sociale autoritario. Attraverso una costruzione estremamente cinematografica, accompagna lo spettatore dentro ad un allevamento intensivo di Vergini atte alla riproduzione, una sorta di laboratorio/lager dove si tenta, con ogni mezzo possibile, di salvare una specie in estinzione. Da tempo immemore viene perpetrata una ritualità utile a garantire la sopravvivenza della comunità. E’ sempre stato così e sempre sarà. Questa volta però, qualcosa non funziona come dovrebbe… Right scardina il silenzio attraverso una messa in scena diretta e spietata; un messaggio incisivo che spinge lo spettatore oltre l’atto performativo e lo allontana dalla zona di confort, mettendo in discussione i principi di giustizia sociale e diritti individuali. Una messa in scena che vuole distanziarsi dagli stereotipi e generare una reazione attiva. Dentro il lavoro si leggono i soprusi ancora oggi compiuti a discapito delle donne, la violenza taciuta negli allevamenti intesivi di animali e tutte le forme di imposizione forzata, di potere inteso come oltraggio mentale e fisico. Si racconta un atto di coraggio e la forza della ribellione, il diritto di decidere per se stessi e per il proprio corpo. Scorre una tensione che mai allenta in questo Right destinato – ben venga – a far discutere, ma che di certo non lascia indifferenti. Con un serrato montaggio quasi cinematografico, Massari osa, come pochi, nel comporre e mostrare con i corpi della danza e del teatro questioni etiche riguardanti le sopraffazioni e gli abusi sulla donna, e non solo. Il rito che il coreografo attiva interpretando oggi, con una peculiare estetica iperrealistica, quello ancestrale di Stravinsky, ha la forza dirompente e perturbante di un velo squarciato che non lascia scampo all’occhio e al viaggio della mente. La creazione originale di Carlo Massari con un corpo di ballo tutto al femminile per dar voce al coraggio e alla forza della ribellione.