E’ stata inaugurata la cripta benedettina si San Benedetto al Monte. Dopo 7 anni di lavori, il recupero è stato completato e la cripta è tornata a risplendere. Erano presenti sindaco di Verona, Federico Sboarina, del Rettore don Carlo Zantedeschi, il presidente di Cassa Padana Bcc, Vittorio Biemmi, il vice direttore generale Antonello Merigo, gli architetti Gioia Bonfanti, e Clauido Modena, la restauratrice Alessandra Canova e numerosi cittadini rappresentati da enti e associazioni. Il presidente di Cassa Padana Bcc Vittorio Biemmi: “Era solerte un sostegno che potesse far conoscere l’unicità di questo patrimonio, sostenendo iniziative in grado di condurre per mano i visitatori nei luoghi dell’arte, anche dei luoghi di culto meno conosciuti dalla cittadinanza ma non per questo meno significativi”. “Tutti coloro che hanno contribuito alla buona riuscita dell’intervento, che oggi inauguriamo, avranno la soddisfazione di vedere come prenderà slancio l’interesse per lo studio e la ricerca intorno al complesso ecclesiastico denominato S. Benedetto” ha aggiunto il rettore don Carlo Zantedeschi. La scoperta di questo luogo e del legame insito in essa risale al 2010. E’ stato pertanto avviato uno studio per la realizzazione di un progetto di restauro, promosso da Cassa Padana e dalla sua Fondazione Dominato Leonense. L’obiettivo è stato quello di completare lo studio iniziato anni prima e poter riaprire al culto l’antica cripta. La chiesa originale, romanica, è grande, quanto la chiesa superiore, e molto alta. Non sembra affatto una cripta. Ha una struttura a due navate con volte a crociera; colonne dai pregiati capitelli che, nel 1715, furono inglobate in pilastri in mattoni dai Malaspina per aumentarne la stabilità.