Due su due per la Clivense. Secondo trofeo stagionale messo in bacheca per la squadra di Allegretti, che dopo aver vinto il campionato di Terza Categoria e aver centrato la promozione, conquista anche il Titolo Provinciale.
A sfidarsi ieri sul sintetico del suggestivo impianto sportivo di Cavaion, Baldo Junior Team e Clivense, trionfatrici rispettivamente dei gironi A e B, arrivate all’atto finale del triangolare che assegna lo Scudetto Provinciale appaiate a quota tre punti dopo le vittorie con il Bonferraro.
Dopo 90 minuti di sostanziale pareggio, dove a farla da protagonista è la tensione e la foga agonistica, per regolamento la sfida si è risolta direttamente ai calci di rigore. E qui a issarsi come mvp del match è Filippo Pavoni: l’estremo difensore Clivense, dopo aver calciato e realizzato dagli undici metri il proprio penalty (quinto gol in stagione per lui) è provvidenziale a murare l’ultimo tiro di Sesay con un gran tuffo sulla propria destra, regalando così il trionfo finale ai suoi.
Ma gli obiettivi da centrare per il presidente della Clivense non sono finiti qua. Già mercoledì prossimo si torna in campo per l’ultimo incontro dei gironi di Coppa Verona contro il Reunion Sanguinetto, prima di affrontare le fasi finali della competizione, perché si sa, non c’è due senza tre.
Ma l’impegno è anche e soprattutto fuori dal campo da gioco, con la società che si sta muovendo per il futuro e la prossima stagione. La campagna di crowdfunding sta andando a gonfie vele, anzi oltre le aspettative, sfondando quota 500.000 euro.
L’ultimo tassello dichiarato sarebbe quello di poter prendere parte al prossimo campionato di Serie D appellandosi all’articolo 52 delle norme organizzative interne della Figc, ma l’;ultima parola spetterà alla federazione, dal momento che la città di Verona sarebbe già ampiamente rappresentata a livello professionistico da Hellas in Serie A e Virtus in Serie C.
Il piano B è quello di acquisire il titolo sportivo da una società avente diritto ma che non avrebbe intenzione di partecipare al prossimo campionato. Smentita la fusione col Sona, restano aperte altre strade. Una cosa è certa: la serie D non può aspettare.