“Chiedere che l’Arena fosse illuminata non era civetteria, ma il giusto riconoscimento agli Alpini e ai valori che rappresentano. Purtroppo dal Sovrintendente Tiné c’è stata una chiusura molto discutibile e alla Giunta Tommasi è mancato un sussulto politico e istituzionale”.
Inoltre, sottolinea Bozza, “quella poteva essere l’occasione per cominciare un ragionamento serio sull’ampliamento dell’uso dell’anfiteatro, che andrebbe aperto anche per ospitare grandi eventi sportivi internazionali, mostre ed esposizioni di richiamo mondiale, serate e, perché no, anche cene ed eventi di gala per eventi straordinarie con eminenti personalità del mondo economico, scientifico e culturale”.
“Lamentiamo spesso e anche giustamente – continua Bozza – che Verona da qualche anno ha un turismo di bassa qualità, ma per invertire la tendenza occorre portare qui manifestazioni di livello internazionale, consapevoli che abbiamo luoghi unici come l’Arena, ma non solo, per ospitarle”.
Bozza dice “ok alla casa di Giulietta anche di sera, ma sull’Arena ha sbagliato Tinè e sbaglia pure Sgarbi quando gli dà ragione. L’Arena è il simbolo di Verona in tutto il mondo”.