La cannabis light fa il suo ingresso nella serie A diventando sponsor di ben 3 squadre storiche del calcio italiano: l’Hellas, l’Udinese e la Sampdoria. L’operazione è stata resa nota dalla stessa azienda, Justmary, che si occupa di delivery e quindi della consegna del prodotto in diverse città italiane ed è stata fatta proprio per mostrare su un grande palcoscenico, che raccoglie milioni di tifosi e appassionati, che si tratta di un mercato che oggi può offrire al nostro paese investimenti e posti di lavoro.
“Il vero trionfo di Justmary è stato quello di essere accettata come sponsor. La cannabis legale, purtroppo vista dai più come una droga, soffre di moltissimi pregiudizi. Invece dovrebbe essere chiaro che Justmary e tutte le aziende del settore offrono posti di lavoro e investono nel territorio, pagano le tasse e creano ricchezza per il paese”, ha infatti sottolineato l’amministratore Matteo Moretti.
Non mancano ovviamente le reazioni “politiche”. “Cosa dicono l’amministrazione Comunale, il Sindaco e i consiglieri comunali Andrea Baciga e Alberto Zelger?” si chiede ad esempio Giorgio Pasetto (+Europa Verona).
“Just Mary, la società italiana leader nel commercio di cannabis light legale ha raggiunto un accordo di sponsorizzazione con L’Hellas Verona. Mi piacerebbe conoscere il pensiero dei proibizionisti del nostro Comune, pronti a scagliarsi contro i piccoli negozi, ma rigorosamente in silenzio quando si tratta di calcio”.
“Una scelta inopportuna”. Non usa giri di parole il deputato della Lega e consigliere comunale veronese Vito Comencini “La battaglia contro la commercializzazione della canapa è una delle priorità della Lega e anche in questo caso è necessario essere chiari – afferma Comencini -. Bisogna andare oltre ai meri interessi economici, lo sport è troppo importante per i giovani. Mi auguro su questo tema arrivino presto delle parole chiarificatrici dalla società Hellas Verona”, conclude Comencini.