Prende ufficialmente il via tra oggi 5 novembre e lunedì prossimo 11 novembre la campagna vaccinale dell’Ulss 9 Scaligera contro l’influenza 2019 – 2020, con una sensibilizzazione informativa anche via web e social, e lo slogan «Proteggi chi ami. Vaccinati contro l’influenza». Sarà possibile effettuare la vaccinazione antinfluenzale somministrata dai medici di medicina generale alla popolazione con età maggiore di 65 anni e ai soggetti appartenenti ai gruppi a rischio. Per tutti gli altri sarà possibile vaccinarsi presso il Distretto di appartenenza. Alla Conferenza stampa erano presenti: Denise Signorelli Direttore sanitario Ulss 9, Linda Chioffi Direttore Dipartimento di Prevenzione, Antonio Maggiolo Direttore Servizio Igiene e Sanità Pubblica, Maurizio Foroni responsabile Profilassi Malattie Infettive, Claudio Marafetti vice segretario provinciale FIMMG Verona, Marco Bacchini presidente di Federfarma Verona e Germano Montolli responsabile Assofarma Veneto. La Direzione Regionale Prevenzione ha già provveduto all’approvvigionamento di oltre 864.000 dosi, in buona parte già distribuite alle Ullss, in linea con le indicazioni del Ministero della Salute. L’anno scorso, per rispondere alle richieste, ne furono usate 784.000: un dato positivo, perché il più alto delle ultime 7 stagioni, con circa 14.000 vaccinati in più rispetto alla stagione precedente. “Ciò nonostante – fanno notare i tecnici regionali – anche nel 2018-2019 sono state segnalate ben 400 complicanze, con 100 persone che hanno sviluppato patologie gravi e con oltre 30 decessi collegabili al virus”. “Gli esperti nazionali – dice l’Assessore alla Sanità Manuela Lanzarin – sono concordi nel definire aggressiva la nuova influenza. Per questo, pur nella soddisfazione per la crescita di adesioni registrata l’anno scorso, rivolgo un forte appello a tutti i cittadini, a cominciare dalle categorie a rischio, a vaccinarsi. I numeri delle complicanze testimoniano come si sia ogni anno di fronte a una malattia da non sottovalutare, e la vaccinazione può evitare molte sofferenze e il dolore di decine di decessi. Mi rivolgo anche a tutti gli operatori del sistema sanitario, perché siano i primi ad aderire, dando così il buon esempio”. Il non facile obbiettivo da raggiungere, posto dal piano sanitario Nazionale, è di raggiungere il 75% di tutti i soggetti a rischio e della popolazione con più di 65 anni.