Si è tenuto in videoconferenza ieri sera, l’incontro del Patto Territoriale del Basso Veronese e del Colognese. Sono intervenuti il Presidente della Provincia, Manuel Scalzotto, Sindaci o delegati di buona parte dei Comuni aderenti al Patto e la società di assistenza tecnica, Euris srl.
Il Presidente Scalzotto ha illustrato la bozza dell’atto dell’ente con la graduatoria delle proposte pubbliche e private che faranno parte del progetto pilota da presentare al Mise entro il 15 febbraio. I contributi, qualora venisse accolta la domanda, potrebbero arrivare a 10 milioni di euro.
Le istanze delle quattro imprese con sede e investimenti previsti nel territorio del Patto, e arrivate al Palazzo Scaligero entro la scadenza del 31 dicembre scorso, sono state tutte accolte. I progetti, per contributi pari a 1,23 milioni, riguardano logistica e produzione in un’ottica innovativa e attenta alla sostenibilità ambientale.
I progetti selezionati, su 17 presentati, sono stati dieci. Il primo, promosso dalla stessa Provincia e l’unico a coinvolgere tutti i 33 comuni rientranti nel Patto, prevede la realizzazione di un’infrastruttura digitale per la valorizzazione delle risorse naturali, culturali e turistiche della pianura veronese e fa leva soprattutto sulla messa in rete dei percorsi delle piste ciclabili.
Alle ciclabili si riferiscono anche i successivi tre progetti in graduatoria. Il primo riguarda i Comuni di Albaredo d’Adige, Veronella, Bonavigo, Legnago, Terrazzo e prevede il completamento dell’itinerario ciclo-turistico lungo la riva sinistra del fiume Adige, collegato alla ciclovia del Sole. Punta invece a innestarsi sulla Treviso-Ostiglia la ciclabile promossa dai Comuni di Cologna Veneta, Pressana, Roveredo di Guà e Zimella. Mentre Oppeano, Isola Rizza, Roverchiara, Ronco all’Adige e Palù propongono un percorso per collegare due ciclopedonali: dell’Adige e delle Risorgive. Tra gli altri interventi, Legnago promuove il miglioramento acustico e l’eliminazione delle barriere architettoniche del palcoscenico del teatro Salieri e il riallestimento della sezione archeologica romana del Museo Fioroni, mentre Bovolone punta a realizzare un nuovo centro didattico-culturale nel parco Valle del Menago. Il Comune di Sanguinetto intende recuperare, ad uso foresteria soprattutto per i cicloturisti, alcuni locali situati nella torre “Belvedere” del castello e sistemare l’ingresso del convento di Santa Maria delle Grazie. Infine, Castagnaro ha espresso la volontà di ristrutturare il cosiddetto Ponte Rosso. “Ringrazio i colleghi Sindaci e i tecnici per quanto fatto nelle scorse settimane – spiega il Presidente Scalzotto -. Non era semplice, nell’emergenza e in pieno periodo natalizio, presentare per tempo le proposte che rientreranno nel progetto pilota da inviare al Ministero. Ci sono riusciti, dimostrando il grande impegno delle amministrazioni e degli uffici per cogliere questa opportunità. Ora non sarà facile competere con tanti altri territori italiani, ma faremo il massimo. Cercheremo di essere accanto ai Comuni anche per monitorare eventuali altre opportunità di contributo future per i progetti non in graduatoria”.