Se oggi il calcio visto davanti alla tv del soggiorno è stato quasi del tutto superato dal calcio in video streaming online, 71 anni fa il poter vedere sullo schermo di una televisione a tubo catodico una partita di calcio era avanguardia pura.
Il 5 febbraio del 1950 infatti, allo Stadio Comunale di Torino si sarebbe svolta la 23esima giornata di campionato di calcio per la Serie A, ma con una novità assoluta: la partita sarebbe stata trasmessa in tv per la prima volta nella storia italiana. Protagoniste di quel weekend sportivo furono Juventus e Milan. Pioveva, c’era una fittissima nebbia e i 50mila spettatori paganti presenti al Comunale di Torino videro poco o niente. Chi invece riuscì a vedere qualcosa di quel match furono i fortunati telespettatori che, raggruppati nei bar o fuori dai negozi, poterono seguire la partita trasmessa via cavo. Il segnale tuttavia era limitato alla sola zona di Torino, dove la Rai aveva montato alcuni dei suoi trasmettitori. Ad occuparsi invece del montaggio delle pesanti telecamere nei punti strategici dello Stadio furono i Vigili del Fuoco di Torino.
I 90 minuti, nonostante le pessime condizioni meteo, furono esilaranti, e grazie alla rete di Hansen la Juventus allenata dall’inglese Jesse Carver andò in vantaggio. Un vantaggio che però durò ben poco.
Nel giro di pochi minuti, il Milan allenato dall’ungherese Lajos Czezler, rimontò con 5 gol firmati dal terzetto di svedesi dei rossoneri: una tripletta di Nordahl, 1 di Liedholm ed 1 di Gren. A chiudere la partita con un umiliante 7-1 furono altre 2 reti rispettivamente di Burini e Candiani.
Non esattamente una bella figura per la capolista agli occhi di tutti i tifosi-telespettatori torinesi, che
comunque quell’anno vinse ugualmente il campionato. All’epoca la televisione era un oggetto ancora misterioso, non era facile coglierne il potenziale. I fortunati che potevano vantarsi di possedere una televisione in casa nel 1950 erano davvero pochi. La
televisione era per lo più un motivo di aggregazione sociale nei bar, dove adulti e ragazzini si ritrovavano spesso a fissare con curiosità e non senza scetticismo quelle immagini in bianco e nero.
Da lì in poi, la scalata dello sport (e del calcio soprattutto) in Tv fu inarrestabile. Il monopolio iniziale era ovviamente della Rai, la Radio Televisione Italiana. 4 anni dopo venne trasmesso il primo mondiale, vinto dalla Germania Ovest; e 2 anni dopo il primo Europeo, vinto dal Real Madrid.
La Rai mantenne il monopolio sulla trasmissione in Tv di tutte le partite fino agli anni 70’, fino all’arrivo nel decennio successivo delle competizioni europee. La Coppa dei Campioni, con le sue partite internazionali, iniziò ad essere tramessa anche dal gruppo privato Fininvest e dall’emittente tv Telemontecarlo. Questo sancì l’inizio dei diritti televisivi, concetto del tutto nuovo che rivoluzionò nel corso del tempo tutta la concezione di calcio in Tv, fino ad arrivare nel 1993 ai servizi a pagamento di TELE+.
L’evoluzione, tutt’ora in divenire, prosegue con un processo non si è mai arrestato ma anzi, si è evoluto fino ai giorni nostri dove a dominare in questo settore sono colossi come Sky e il servizio a pagamento di videostreaming online offerto da DAZN, comprensiva di ogni tipo di sport.
Vanessa Righetti