Just Italia, donazione da 235 mila euro Per dotare i medici di famiglia di apparecchiature e per il monitoraggio a distanza

“Noi ci siamo”, questa volta a fianco dei medici di famiglia che in tutta Italia prestano ogni giorno cure e assistenza ai loro pazienti e che nell’emergenza coronavirus hanno rappresentato, in situazioni di estrema difficoltà, l’elemento di raccordo fra il territorio, le strutture ospedaliere e il Sistema Sanitario.
È questo l’impegno che Fondazione Just Italia (costituita nel 2008 dall’omonima azienda di Verona che distribuisce a domicilio i cosmetici svizzeri Just) ha sottoscritto con la FIMMG – Federazione Italiana Medici di Medicina Generale – con il coordinamento di Cittadinanzattiva, organizzazione che da 40 anni promuove la partecipazione dei cittadini alla vita del Paese e la tutela dei diritti fondamentali. Per questo, Fondazione Just Italia ha deciso di essere a fianco dei medici di famiglia con un nuovo Progetto di portata nazionale, nato dall’emergenza ma ancora più significativo perché rivolto al futuro, frutto di analisi e riflessioni sui bisogni più pressanti che accomunano il Paese: “Noi ci siamo”. Questa speciale iniziativa 2020 ha messo in campo una donazione straordinaria di 235.000 Euro per l’acquisto di ecografi portatili, pulsossimetri e kit monouso per il monitoraggio a domicilio di frequenza cardiaca, respiratoria e ossigenazione del sangue. Una dotazione di apparecchiature che consentirà di assistere a domicilio fino a 750.000 pazienti l’anno sul territorio nazionale mantenendo – grazie ai supporti tecnologici – il collegamento permanente con le strutture ospedaliere e i Distretti sanitari regionali. L’iniziativa 2020 “Noi ci siamo” è messa a punto con la Federazione Italiana Medici di Medicina Generale e Cittadinanzattiva, le cui competenze sono state fondamentali per individuare i bisogni principali della medicina territoriale.
Le nuove strumentazioni (25 ecografi portatili, 500 pulsossimetri, 980 kit monouso per il monitoraggio di frequenza cardiaca, respiratoria e ossigenazione del sangue) permetteranno al medico di effettuare a domicilio rilevazioni diagnostiche accurate e tempestive, di programmare il monitoraggio sistematico del paziente a distanza, di prevenire l’aggravarsi di situazioni problematiche segnalando per tempo alle strutture specialistiche e ospedaliere le situazioni di criticità. Migliorando, quindi, la gestione territoriale di ospedalizzazioni e domiciliazioni che l’esperienza della pandemia ha dimostrato essere fattori-chiave per la sostenibilità del Sistema sanitario e la migliore presa in carico dei pazienti.
“Siamo entusiasti di questa nuova, straordinaria sfida” – hanno commentato Marco Salvatori e Daniela Pernigo, rispettivamente Presidente e Vicepresidente di Fondazione Just Italia – “Il progetto è maturato rapidamente, in una situazione di emergenza che ci ha toccato profondamente, ma è un progetto ancora più importante perché guarda al futuro e vuole contribuire, anche attraverso l’innovazione e l’evoluzione dei medici di famiglia, a una sanità più efficiente e accessibile e, complessivamente, a un Paese migliore”.
La donazione straordinaria di 235.000 Euro è solo l’ultimo capitolo di una storia di “promesse mantenute” da Fondazione Just Italia che in 12 anni ha destinato oltre 5,1 milioni di Euro a progetti solidali e di ricerca medica. Solo quest’anno, attraverso due bandi a livello locale e nazionale, la Fondazione ha messo a disposizione 100.000 Euro per supportare l’attività delle organizzazioni di Verona e provincia a favore delle categorie più fragili durante il periodo di emergenza e sostiene, con 300.000 Euro, il Progetto di Fondazione Soleterre presso la Cell Factory del Policlinico San Matteo di Pavia per creare la prima Banca di farmaci cellulari antivirali per i bambini trapiantati, malati di tumore.