Il calcio dei “veleni e dei sospetti” non è il suo. Ivan Juric non le manda a dire. “Ci chiedono di essere onesti e di giocare la nostra partita? L’abbiamo sempre fatto, lo faremo anche a Genova.Ma chi parla così non ci conosce, non sa com’è fatto il Verona”.
Ivan Juric è tutto d’un pezzo. “Questo calcio, questa mentalità, mi fa schifo. All’estero non è così, in Italia, purtroppo, la cultura del sospetto è di casa. Scusate, non lo sopporto. L’Hellas ha sempre fatto il suo dovere e lo farà anche a Genova, dove giocheremo per vincere, perchè vincere significa ottavo postoe noi ci teniamo”.
La sua reazione è legata alle “invocazioni” che si levano da Lecce, squadra che contende al Genoa la salvezza. “Spero che Genoa-Verona sia una partita vera” ha detto nei giorni scorsi il presidente Sticchi Damiani. “Lo sarà” taglia corto Juric, ex genoano come del resto Gunter, Veloso e Lazovic. Figurarsi i “retropensieri” tipicamente italiani, di questi giorni.
In ogni caso, il Verona giocherà per vincere, questo è poco ma sicuro. Lo farà per la classifica, per l’orgoglio, per l’onestà che ha sempre segnato il suo cammino. Lo farà per Juric, che non ammette debolezze e che dà “un 10 e lode a questa squadra straordinaria”. Per questo è rimasto a Verona, “perchè quando stai bene in un posto, ci devi restare. I soldi non sono tutto, ci sono anche altri valori nella vita”. L’onestà è uno di questi. Per questo, stiano tranquilli a Lecce. Il Verona farà il suo dovere, questo è sicuro.