Manca sempre meno al primo festival dei Poeti sociali, la rassegna diffusa in programma a Verona dal 17 al 20 ottobre che mira a coinvolgere l’intera città in un percorso all’insegna del dialogo, dell’incontro e del rispetto reciproco.
Itinerari di Pace è il titolo e il tema della prima edizione della manifestazione, che esprime la volontà di far risuonare parole e linguaggi che sappiano raccontare esperienze e iniziative generative (poiesis).
Con Poeti Sociali ci si aspetta una partecipazione condivisa e una festa di popolo, impegnato per la pace nei diversi ambiti della vita quotidiana. Un lavoro in prospettiva, al fine di tessere legami duraturi: prima, durante e dopo, attivando passioni e percorsi personali e comunitari.
Poeti sociali è una proposta della Fondazione Toniolo della Diocesi di Verona che si avvale del patrocinio del Comune di Verona, del sostegno della Fondazione Cattolica e Generali Italia e la sua divisione Cattolica.
Spiega don Renzo Beghini, presidente della Fondazione Toniolo: «Il poeta è colui che crea. Deriva da Poiesis che significa proprio “il fare dal nulla”. Nella logica di guerra in cui siamo immersi, in questo format “dell’occhio per occhio” che vediamo replicarsi soprattutto in Palestina, in un conflitto in cui le mie ferite e il mio dolore mi autorizzano sempre a creare ulteriore dolore, ulteriori ferite, c’è bisogno di poeti, persone in grado di creare percorsi nuovi di riconciliazione, percorsi riparativi, Intinerari di pace».
Ricco il programma degli oltre 60 eventi che alternano speech e tavole rotonde con performance artistiche, grafiche e musicali, momenti di spiritualità ecumenica, approfondimenti tematici, spazi formativi e lectio. Sono proposte e iniziative con linguaggi diversi come storie, dialoghi, letture, concerti, spettacoli circensi, musica, teatro, arte.
Anche le location saranno insolite: istituzionali e informali, ecclesiali e civili. Chiese e piazze, luoghi di lavoro, scuole, università e sale pubbliche. Poeti Sociali intende vivere nella città di Verona, con la città di Verona.
Come sottolinea Daniele Rocchetti, direttore artistico della manifestazione, «Saremo in una dozzina di luoghi differenti con 100 ospiti e linguaggi diversi, per dare volto e voce a donne e uomini che sulla pace hanno giocato la loro vita. Quindi ascolteremo testimonianze di chi è stato attraversato in pieno dal conflitto e si è “affacciato sul dolore dell’altro”, primo passo per fare la pace. E poi avremo relatori “pensanti”, perché la sfida è che attorno alla pace si costruisca un percorso comune di credenti e non credenti».
Dal lunedì al sabato le giornate si apriranno alle 7 con le meditazioni poetiche Ancora un’alba sul mondo nella chiesa inferiore di San Zeno e si concluderanno con un Notturno musicale per la pace nella cripta della Basilica di San Fermo alle 23.15. Domenica, invece, è prevista in apertura di giornata la preghiera ecumenica per la pace nella chiesa evangelica luterana (ore 9) e, la sera, il grande Concerto per la pace con la cantante israeliana Noa alle 21 al palazzo della Gran Guardia.
Evento clou di giovedì 17 ottobre sarà la serata nell’auditorium della Gran Guardia (dalle ore 20) con la lectio La fratellanza in tempo di guerra di Massimo Recalcati, noto psicoanalista.