“Nonostante le rassicurazioni dell’azienda, l’aria nei pressi dello stabilimento dell’Italpollina di Rivoli continua a essere spesso irrespirabile, pare anche a distanza di diverse centinaia di metri. L’Ulss dia prescrizioni più stringenti per limitare al minimo le emissioni nauseabonde e la Regione, tramite Arpav, intensifichi i controlli. È una situazione che si trascina da troppo tempo, le istituzioni non restino a guardare”. A denunciarlo è Anna Maria Bigon, consigliera regionale del Partito Democratico, facendosi portavoce delle crescenti proteste dei residenti.
“Il cambio di nome, da Italpollina a Hello Nature, non ha portato a un miglioramento della situazione – ironizza la vicepresidente della commissione Sanità – Sono passati oltre due anni dall’indagine olfattometrica. Da allora però, da quanto descritto, è cambiato ben poco, nonostante le dichiarazioni dell’azienda, secondo cui i problemi sono stati risolti. Gli abitanti della zona dicono il contrario”