Dopo quasi 9 mesi la Regione risponde all’interrogazione del 2 marzo 2023 in cui la consigliera regionale Pd Anna Maria Bigon, unitamente al collega Andrea Zanoni, segnalava la riduzione dell’orario di apertura del Centro Trasfusionale di Isola della Scala (da due giornate al mese ad una soltanto) che di fatto indebolisce il contributo di questo prezioso servizio alla comunità e alla sanità e mette in difficoltà i volontari del comprensorio che vogliono continuare a donare. “La risposta della Regione non può essere accettata – spiega Bigon – in quanto si fonda sostanzialmente su due presupposti. Da una parte, dà per acquisito il calo delle donazioni registrato negli ultimi anni senza considerare che molto era stato sospeso a causa del Covid. Dall’altra parte ripropone la solita dichiarazione sulla carenza di personale medico e infermieristico specializzato e antepone l’accordo fatto a suo tempo al tavolo con le associazioni”. “Il problema, invero, sta nella mancata agevolazione di coloro che vogliono donare il proprio sangue che, a causa della riduzione dell’orario di apertura del centro di Isola della Scala, dovranno sobbarcarsi disagevoli viaggi di 15-30 km per raggiungere gli altri centri trasfusionali della provincia, oppure, in alternativa, riprogrammare da un mese all’altro la prenotazione della donazione con tutti i disagi che ciò comporta” continua la consigliera. “Il fenomeno era e resta così pervasivo da mettere a rischio l’esistenza stessa della donazione del sangue della zona compresa tra Isola della Scala, Trevenzuolo ed Erbé. Ribadiamo, pertanto, che spetta all’Ulss e alla Regione preoccuparsi di ampliare il servizio e intervenire in tal senso per fare in modo che questo importante patrimonio di solidarietà non vada disperso” conclude.